Sui primi 100 giorni del sindaco Greco l’opposizione attacca ad oltranza

Sui primi 100 giorni del sindaco Greco l’opposizione attacca ad oltranza

La settimana avevamo chiesto all’avv. Lucio Greco di commentare i suoi primi 100 giorni da sindaco della città.

Ha così avuto modo di spiegare anche le ragioni delle difficoltà riscontrate in questi primi tre mesi, dichiarando di aver trovato una situazione più drammatica di quanto si aspettasse.
Questa settimana abbiamo dato voce ad alcuni consiglieri dell’opposizione (nella foto l’antagonista di Greco, Giuseppe Spata, della Lega) e della maggioranza. I primi criticano l’operato del sindaco, gli altri lo difendono ad oltranza.

L'opposizione non fa sconti al primo cittadino. Il consigliere comunale e segretario cittadino della Lega, oltre che principale antagonista di Greco nella corsa a sindaco, Giuseppe Spata, (nella foto) ci va giù duro: «una città bloccata, ingessata – esordisce Spata – quasi paralizzata. A tre mesi dal suo insediamento, nessun atto delle giunta è stato portato in consiglio comunale. Gli stessi consiglieri di maggioranza vivono una sorta di imbarazzo istituzionale che li induce all’immobilismo.

La pulizia straordinaria della città non c’è stata. Idem, l'annunciata intransigenza nei confronti di Tekra e Caltacqua. Nessun provvedimento verso la società campana, querele solo minacciate contro la società spagnola. E' chiaro che denuncerà mai Caltaqua poiché significherebbe mettersi contro i familiari di qualche consigliere comunale ed assessore di maggioranza. Il fallimento del Gela Calcio – prosegue l'esponente salviniano – è tra le vicende più dolorose vissute in questi primi 100 giorni.

Persa la serie D, l’amministrazione avrebbe potuto ottenere l’Eccellenza o al peggio la Promozione: purtroppo dovremmo accontentarci di una prima categoria e scartare la proposta di Maurizio Melfa e degli Alabiso, a mio avviso, è stato un errore che la tifoseria non gli perdonerà». Il consiglio di Spata al sindaco è di «non farsi tirare la giacca e di non isolarsi, guardando anche alle mani tese dell'opposizione».

Sulla stessa linea d'onda, il consigliere comunale e segretario cittadino dell'Udc, Totò Incardona: «Nessuna impronta programmatica è stata posta in essere – osserva Incardona – inconcludenti gli annunci di azioni coraggiose e straordinarie in tema di rifiuti e pulizia delle strade; nessuna traccia della battaglia promessa dal Sindaco contro Caltaqua ed Eni; nemmeno un accenno sulla questione del risanamento ambientale. Si è persa la bussola sul Piano regolatore e si fatica anche sulla manutenzione ordinaria che è l’anima dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Tuttavia – conclude il segretario locale dello scudo crociato – da opposizione costruttiva per il bene della collettività, continueremo a spronare e indirizzare l’amministrazione, attraverso anche i riferimenti regionali, nazionali ed europei del mio partito, nel chiaro rispetto dei ruoli».

A ruota la consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Sandra Bennici:

«Gli impegni sui grandi temi promessi in campagna elettorale e su cui si doveva dare una svolta significativa – avverte la Bennici – non sono stati mantenuti. Acqua, pulizia delle strade, rifiuti e decoro urbano, viabilità, trasporto disabili, l'elenco potrebbe continuare all'infinito! Il governo della città è arenato sull'ordinario, senza produrre atti da valutare in consiglio. Assistiamo a convulse contese sulle poltrone, senza aver cura dello stato di abbandono della città! Il primo cittadino si impegni per i prossimi 100 giorni a riavviare almeno la macchina comunale. In una città problematica come Gela – termina la capogruppo del partito della Meloni – chi ha voluto sedere sopra la poltrona di sindaco deve saper volare alto, circondandosi di gente capace di dare il proprio contributo aldilà dei colori politici, per far finalmente diventare Gela una città normale».

Che qualcosa si muova all'interno della maggioranza, lo confermerebbe invero la fuoriuscita dal gruppo “Una Buona Idea” ed il passaggio al gruppo misto del consigliere Diego Iaglietti, il quale conferma comunque l'appoggio a Greco. Sul punto, il capogruppo consigliare di “Una buona Idea”, Davide Sincero, è lapidario:

«al consigliere Iaglietti rinnoviamo il nostro in bocca al lupo e buon lavoro: ognuno è libero di fare ciò che vuole, perché condizione esclusiva e imprescindibile di ogni uomo». Sui primi cento giorni del Sindaco: «è difficile poter valutare un'amministrazione dopo appena 100 giorni, se la città – sottolinea Sincero – è Gela. Una città eredita dal sindaco letteralmente abbandonata negli anni ed in totale declino. Sindaco e giunta hanno fatto bene, benché costretti a lavorare tra mille difficoltà.

Si è intervenuto in materia di diserbo e si è provveduto alla derattizzazione di tutto il territorio. A breve saranno conclusi i lavori per la riapertura dello stadio. Sono stati reintegrati gli otto lavoratori della sosta. Particolare è l'attenzione per l'investimento Argo Cassiopea. Sicuramente – conclude Sincero – bisogna fare ancora tantissimo, ma la dedizione, l'impegno e la costanza di Sindaco e squadra assessoriale, non potranno che portare i risultati sperati».

Altrettanto decisa la difesa del capogruppo consiliare di “Un'Altra Gela”, la lista del sindaco, Peppe Morselli: «non dimentichiamoci – ricorda Morselli – che l’amministrazione si è ritrovata con un bilancio approvato dal Commissario e pochissimi spazi di manovra. Eppure, sono state affrontate con grande determinazione due emergenza che avrebbero, se non risolte in tempi brevi, messo in ginocchio la città. È stato ripristinato il servizio delle strisce blu salvaguardando i lavoratori, nonostante la convenzione ereditata dal Commissario. Con largo anticipo è andato in gara, il servizio della mensa scolastica. Stesso dicasi sul trasporto dei disabili. Capovolto il rapporto nei confronti di Caltaqua e Tekra, con l’amministrazione che è tornata a dettare i tempi».


A gettare acqua sul fuoco anche il segretario cittadino del Pd, Peppe Di Cristina: «abbiamo scelto questo progetto e rivendichiamo tale scelta in cui il Partito Democratico si è messo al servizio di un programma, anche con forze culturalmente diverse, per dare risposte adeguate alla nostra comunità, che invoca meno polemiche strumentali e più lavoro. In questi tre mesi abbiamo appurato segnali di discontinuità importanti, bisogna andare avanti con determinazione e sono convinto – chiosa Di Cristina - che possiamo dare risultati se remiamo tutti nella stessa direzione».