Una Buona Idea è unita più che mai, nessuna fibrillazione interna né esterna con alleati ed amministrazione, nonostante indiscrezioni diffuse a mezzo stampa e rumors nei corridoi di Palazzo di Città: è quanto hanno tenuto a precisare il vicesindaco Terenziano Di Stefano, il gruppo consiliare ed il gruppo dirigente in occasione della conferenza stampa tenutasi mercoledì mattina.
«Siamo nati come movimento regolarmente registrato all'agenzia delle entrate – premette Di Stefano – con tanto di cariche istituzionali debitamente ricoperte, a partire dal presidente Giovanni Scicolone, proseguendo per il segretario cittadino Rino Licata ed il direttivo, unitamente ai tre consiglieri comunali eletti, Davide Sincero, Diego Iaglietti e Rosario Faraci. Non siamo un partito, ma siamo organizzati come un partito, dove ognuno ha un ruolo e ci sono delle regole ben precise. Purtroppo ieri tutto questo non è stato rispettato, da chi mantenendo celata la propria identità, approfittando della segretezza della fonte giornalistica, ha ritenuto di dover fare delle insinuazioni che hanno messo in imbarazzo non solo il gruppo dirigente ma anche l'intera base».
Avevamo programmato una conferenza stampa ai fini di un rilancio dell'azione amministrativa ma abbiamo dovuto indire questa per i motivi testé menzionati e ce ne dispiace. Per evitare nuovi equivoci in futuro va chiarito che chi è titolato a parlare in nome di “Una buona idea” è il direttivo, integrato dai consiglieri comunali ed assessore».
Niente dimissioni allora. «Lo farò – prosegue l'assessore – solo se mancherà l'appoggio dei consiglieri comunali del gruppo ovvero in caso venga meno la fiducia del sindaco nei miei confronti». E niente secondo assessore, dunque? «Non ci interessa – puntualizza il capogruppo consiliare Davide Sincero – qualora il sindaco ci chieda la disponibilità di un secondo assessore valuteremo ed individueremo la figura migliore». A ruota il collega consigliere Faraci: «in questa fase è davvero inutile, anzi controproducente, fare richieste o pretendere incarichi e quant'altro. Occorre invece rimanere concentrati sul da farsi e lavorare per la città che ha un gran bisogno di risposte e soluzioni ai vari problemi».
L'unico punto fermo è Gela: «ci incontriamo sovente – ricorda il segretario cittadino Rino Licata - e lo abbiamo fatto fino a ieri, ma esclusivamente per elaborare la migliore strategia da mettere in atto, a supporto del nostro gruppo consiliare, del nostro assessore e dell'amministrazione più in generale. Il nostro obiettivo ed il nostro progetto rimane quello sottoposto agli elettori tre mesi fa: aiutare Gela e renderla una città vivibile».
Ma allora perché questo disturbo e questo chiarimento pubblico? «E' chiaro – ammette Terenziano Di Stefano – che sono in atto tentativi destabilizzanti. Non abbiamo riferimenti regionali e nazionali. Non ce l'avevamo quando siamo nati e non li abbiamo nemmeno adesso.“Una buona idea” non è un lager. Chi non si sente più rappresentato o non condivide più il percorso è libero di andarsene».
Assenti alla conferenza stampa per motivi personali il presidente Scicolone ed il consigliere Iaglietti. Presente, in rappresentanza del direttivo, il responsabile alle relazioni esterne Giovanni Giudice che ha minacciato senza mezzi termini di essere pronti ad adire anche le vie giudiziarie se queste esternazioni in nome del movimento senza essere autorizzati dal direttivo, dovessero continuare un domani.
I civici di “Una Buona Idea”, in definitiva, gettano acqua sul fuoco e chiariscono che non ci sono trattative con altre forze politiche, specie dell'opposizione; non ci sono indicazioni, pretese, forzature per posti o incarichi da assegnare da parte del Sindaco Lucio Greco e confermano il pieno appoggio al primo cittadino.