«Mentre a Palermo si chiacchiera, la Sicilia aspetta e soprattutto Gela aspetta.
Aspetta ancora che vengano tutelati i preziosi reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per l’ammodernamento della rete idrica; aspetta che si affidino i lavori per il Museo del mare, dopo due anni di contenzioso giudiziario. Due grandi interventi rimasti appesi al palo e che simboleggiano l’immobilismo del governo Musumeci».
Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola (nel riquadro della foto).
«A Gela – prosegue Di Paola – Musumeci ha fatto tante promesse elettorali parlando di valorizzazione dei beni archeologici di cui questa città è fortunatamente ricchissima, ma si è rivelato incapace di mettere in campo anche una sola azione in favore del nostro patrimonio culturale. Nel cuore del centro storico la via Bremes è sventrata da più di sei mesi, perché il cantiere per l’ammodernamento della rete idrica ha subito uno stop dopo il rinvenimento di reperti archeologici molto significativi, come resti di strutture murarie e di tombe medievali.
Che fine faranno queste testimonianze? Nell’inerzia del governo regionale, alcune sono state già ricoperte. Saranno trasferite nel museo regionale? Saranno rese fruibili ai visitatori nello stesso sito? Tutto fermo, non siamo a conoscenza di nessun progetto, nonostante abbiamo fatto alcune audizioni in merito e presentato alcuni emendamenti in Finanziaria, che non hanno però avuto seguito, anzi il capitolo relativo agli scavi archeologici in tutta la regione è stato azzerato».
«L’altra grande questione insoluta - prosegue Di Paola – è il Museo del mare, che dovrà ospitare i relitti delle navi greche. Dopo due anni di vicissitudini giudiziarie, il Cga ha confermato l’assegnazione dei lavori all’azienda ricorrente, ma non ci sono notizie sui fondi e abbiamo il timore che il progetto possa rimanere solo sulla carta».