Quando il sindaco sbuca dall’ascensore viene investito dal fragore di un tifo da stadio.
L’androne di casa per circa mezz’ora è una piccola curva di ultras. Hanno trepidato, sperato. Poi gioito, atteso per un abbraccio.
È quasi l’una della notte quando si concede alla prima intervista a Damokles.
«Abbiamo evitato – attacca Greco – che la città sprofondasse nel baratro, peggio di quanto lo fosse prima di queste elezioni. Questa – argomenta – deve tornare a essere una città normale. Partiremo da un intervento di pulizia straordinaria, ripareremo le strade».
Greco “il normalizzatore”, Greco “il sindaco giusto” vuole dare subito le prime risposte.
«Abbiamo dimostrato – dice - capacità di ascolto. E per questo la città ci ha premiati. Ho girato i quartieri in lungo e largo, ascoltando tutti, trovando tanta povertà, disagio. Interverremo partendo dai più deboli. Ai cittadini chiederò di aiutarmi, sostenermi. Iniziando insieme a tenere la città pulita. Dal canto mio metterò tutto l’impegno. Rigore massimo e controlli nei confronti delle società che gestiscono i servizi. Voglio che i cittadini percepiscano la passione di chi amministra e vuole far rialzare Gela».
Poi l’analisi politica del voto. Il «laboratorio».
«Questo progetto – dice – frena l’ascesa della Lega, l’idea di chi dal Nord della provincia voleva continuare a colonizzarci».
Greco affronta pure il tema dell’astensionismo. «Il dato – afferma - della bassa affluenza deve farci riflettere, lavoreremo anche su questo. In passato molte promesse sono state disattese, c’è disaffezione. Spero di poter conquistare la fiducia dei cittadini».
Corretto fino in fondo, malgrado l’amarezza, il candidato Giuseppe Spata, aveva anticipato che si sarebbe presentato davanti alle telecamere sia in caso di vittoria che di sconfitta. Così è stato.
«C’è delusione – dice Spata – per il risultato sfuggito per poche centinaia di voti. Accettiamo il responso delle urne. La città ha scelto, onore a Greco».
«È un responso – argomenta – sul filo di lana, sapevamo che sarebbe stato un testa a testa. Faremo opposizione attenta, non cambiando lo stile che abbiamo mantenuto in campagna elettorale. Al di là dell’amarezza del momento siamo convinti di poter presentare alla città un’opposizione credibile».
- Cosa non ha funzionato?
«Con un divario – dice in un’ultima battuta – così ridotto non sarebbe corretto fare le pulci o dire cosa non abbia funzionato. Ringrazio invece la coalizione che mi ha sostenuto, dimostrando maturità e compattezza».
Greco indossa la fascia tricolore, Spata farà opposizione. Sperando che su due fronti avversi possano comunque operare per il bene di questa città sempre più dolent