Niente apparentamenti ma è fuoco incrociato su Lucio Greco

Niente apparentamenti ma è fuoco incrociato su Lucio Greco

Non ci saranno apparentamenti tecnici in vista del ballottaggio del 12 maggio che vedrà giocarsi la partita per la poltrona di Sindaco, Lucio Greco a capo di una coalizione di liste civiche rappresentative trasversalmente dell'intero arco costituzionale e Giuseppe Spata a capo di una coalizione di centrodestra, benché ufficialmente monca del simbolo di Forza Italia.


A dire il vero in settimana abbiamo registrato una sorta di "endorsement" da parte del candidato giunto terzo nella corsa al sindaco al primo urno, vala a dire Maurizio Melfa, a favore del candidato Spata.

Una decisione presa da Melfa dopo aver incontrato entrambi i contendenti al secondo turno: «da giorni raccolgo le istanze dei miei sostenitori - scrive Melfa nella sua pagina facebook - e sono addivenuto alla conclusione, dopo avere incontrato ieri notte Lucio Greco e stamani Giuseppe Spata.

Ho deciso di sostenere la coalizione capeggiata da Giuseppe Spata. Non faremo apparentamento politico ma un'alleanza per la città, un atto d'amore, con la condivisione del nostro programma da parte loro.

Non vogliamo nulla in cambio, il nostro obiettivo prioritario è dare una governo stabile alla città portando avanti anche il nostro programma e ricostruire la nostra Gela. Perché Giuseppe Spata rispetto a Lucio Greco? Perché è più giovane, è una figura fresca, educata, brava persona; perché rappresenta un centrodestra che a Gela non ha mai governato rispetto ad una sinistra che capeggia da decenni; perché mi fido di lui».

Un'alleanza programmatica, quindi, non un apparentamento vero e proprio, definita dallo stesso Melfa un atto d'amore verso la città, immediatamente però non condivisa da diversi utenti del social network, a partire dalla stessa moglie dell'imprenditore. Una scelta da cui di fatto si è dissociato uno dei sponsor politici della prima ora, l'esponente Leu, avv. Paolo Cafà e, soprattutto, la stessa eletta nella lista Ripartiamo da Zero, Paola Giudice.

«Abbiamo preso atto con grande soddisfazione - hanno fatto sapere dal gruppo di Spata - della scelta operata da Maurizio Melfa e dalla sua coalizione. La scelta conferma la grande coerenza della linea elettorale e politica da loro seguita e propugnata, in quanto ha il chiaro ed univoco significato di essere ispirata solo dall’amore e dall’interesse generale della città.

Salutiamo con immenso entusiasmo questi amici in attesa di approfondire i preziosi contributi programmatici già delineati nelle grandi linee. Il candidato Spata - concludono nella nota -, in particolare, esprime vivo apprezzamento per le espressioni verso di lui e soprattutto per avere recepito il senso più autentico e profondo del manifesto politico da lui portato avanti nell’interesse supremo della nostra città».

Ed il Movimento 5 Stelle? Il gruppo si è riunito giovedì pomeriggio per una decisione definitiva. Il candidato Morgana, da noi contattato ci ha risposto che «il Movimento Cinque Stelle a Gela non farà nessun apparentamento. Non sosterrà in maniera diretta o indiretta, velata o manifesta, nessuno dei due candidati al ballottaggio.

I cittadini scelgano in piena libertà e autonomia, valutando la qualità dei programmi e le scelte che si intendono fare per la città». Una dichiarazione un po' più che scarna, ma tanto quanto basta per essere esaustiva, facendo passare appieno il messaggio, poi ribadito anche sulla propria pagina facebook.

Morgana getta acqua sul fuoco alimentato dalle insistenti indiscrezioni secondo le quali ci sarebbe un accordo "sottobanco" tra Cancelleri e Pagano a Caltanissetta e pure a Gela. Indiscrezioni nate dalla dichiarazione di Cancelleri che nell'annunciare che non c'è accordo ufficiale con la Lega, ha aggiunto però che non si può non guardare alla situazione che c'è a Roma al Governo nazionale.

Cosa ne pensa Lucio Greco di tutto questo? L'avvocato gelese nel risponderci non le manda certo a dire: «la scelta di Melfa – esordisce Greco - non mi sorprende affatto, considerato che cade per l'ennesima volta in contraddizione rispetto a quanto aveva dichiarato e soprattutto scritto, perdendo la poca credibilità residua che gli era rimasta.

Il personaggio, infatti, non è nuovo ad esternazioni di cui non coglie il vero significato e la portata, evidentemente, perché un giorno gli sentiamo dire e scrivere che non è con Salvini, il giorno dopo è con Spata. Anche sull'intesa tra i due nisseni Cancelleri e Pagano c'è poco da meravigliarsi.

A questo punto è il dado è tratto ed i nodi vengono al pettine: la battaglia non è tra me e Spata, ma da un lato tra me ed i poteri forti che utilizzano il debole Spata per mettere di nuovo le mani ed impadronirsi della città, dall'altro tra me ed nisseni che vogliono continuare a garantire il predominio di Caltanissetta su Gela. Ma i gelesi sapranno difendersi con l'arma della matita alle urne».