Il Ddl che il Governo regionale ha predisposto ai sensi dell’art. 44 c. 2 della LR 15/15, continua a non tenere conto della volontà popolare espressa attraverso i referendum confermativi con i quali i comuni di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Licodia Eubea hanno deciso, insieme ai rispettivi Consigli comunali, il passaggio al Consorzio regionale di Catania (città metropolitana) e di Licodia Eubea a quello di Ragusa.
Lo stesso Ddl, come licenziato dal Governo regionale, è a forte rischio di impugnazione se non affronta in via preliminare la ridefinizione dei confini territoriali di Consorzi e città metropolitane che nel rispetto delle leggi, i cittadini di questi comuni, hanno inteso modificare.
Sarebbe paradossale che proprio la Regione siciliana nel rivendicare i principi democratici nei confronti dell’imposizione statale di elezioni indirette degli organismi intermedi siciliani, dovesse disconoscere, lei per prima, le più democratiche espressioni popolari che si sono già estrinsecate in Sicilia attraverso Referendum confermativi e deliberazioni dei Consigli Comunali, gli organismi più rappresentativi delle comunità locali.
L'Unione dei siciliani di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Butera e il Movimento politico “Una buona Idea Gela” appoggiano incondizionatamente i Comitati di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, Pro Città metropolitana di Catania.