Migliaia di persone hanno sfilato sabato 31 marzo per le vie di Niscemi ribadendo la volontà di mobilitarsi contro il Muos e contro le antenne installate dentro la sughereta di Niscemi.
Un impianto a emissione di onde elettromagnetiche di cui ben 46 antenne risalenti ai primi anni novanta, utilizzato dal corpo dei Marines americani per le comunicazioni di guerra in ogni parte del mondo.
La sughereta di Niscemi è, come è noto, Sito di Interesse Comunitario: essendo riserva, nessuno può costruire al suo interno. Eppure, il 5 aprile 2018, il Tribunale di Caltagirone ha chiuso il processo di rito abbreviato che vedeva imputati per abuso edilizio un dirigente della Regione Siciliana e alcune ditte interessate ai lavori del Muos nella riserva naturale sughereta di Niscemi.
Il giudice ha assolto gli imputati perché il fatto non sussiste. Le ragioni sono contenute nella sentenza depositata che ancora non è pubblica: al di là delle motivazioni espresse dal giudice, è innegabile che l'assoluzione degli imputati di fronte all'abusivismo conclamato dell'impianto è inaccettabile e segna la complicità dell'apparato giudiziario con le istituzioni politiche, i signori delle guerre e della vera illegalità.
I siciliani sono sempre pronti a mobilitarsi contro il Muos e le guerre: le sentenze non potranno fermarli perché la ragione è dalla loro parte.
La lotta continuerà ancora più forte contro le logiche di morte e di devastazione.
Il movimento e i comitati No Muos non si arrestano e non arretrano. Il 19 maggio manifestazione a Ragusa, a fine giugno corteo a Caltagirone, e ai primi di agosto Campeggio Resistente No Muos al presidio di contrada Ulmo: sono solo alcuni dei prossimi appuntamenti in programma.