Nei giorni scorsi si è svolto all’ Ospedale di Gela un interessante seminario su “Oncologia del colon retto, discipline a confronto”.
Un tema a cui vengono dedicati corsi speciali per l’interesse che la materia riscuote in un territorio in cui le neoplasie vengono considerate malattie particolarmente diffuse.
Numerosi gli specialisti che vi hanno partecipato, oltre ai relatori alternatisi al microfono, tra cui la dottoressa Sanfilippo, il dottor Seca, il dottor Cartia ed il dottor Salvo Russo. Responsabile scientifico e moderatore dell’iniziativa è stato Roberto Valenza, primario del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Gela. Numerosi i partecipanti che si sono soffermati sul tipo di intervento da attuare sui pazienti oncologici. Un vero e proprio dibattito attraverso cui ciascuno ha espresso il proprio punto di vista.
Al dott. Valenza abbiamo chiesto a chi sono riservati questi corsi e perché vengono organizzati.
«Sono corsi orientati per i medici di base e specialisti ci ha risposto l’oncologo e li facciamo per essere al passo con i dati che in letteratura vengono pubblicati, per sapere quali sono le migliori strategie da utilizzare sui pazienti. Grazie all’esperienza che portano i colleghi da altre realtà sanitarie, anche noi abbiamo la possibilità di aggiornarci».
All’oncologo abbiamo chiesto anche a cosa serve il confronto oltre alla funzione di aggiornamento.
«Rispetto alla lezione frontale – ci ha risposto il dott. Valenza – il confronto permette di memorizzare di più. L’esempio classico attraverso i casi clinici didattici orientati, è un momento in cui che chiunque è presente in questo auditorium, riesce a memorizzare meglio, rispetto ad una lezione frontale dove vengono dati pedissequamente determinati concetti. Il confronto è utile per la crescita culturale».
Singolari e interessanti la tecnica e le modalità con cui si sono alternati gli interventi cui abbiamo assistito per buona parte nella mattinata del convegno.
«Con questo convegno e con questi corsi – ci ci hanno spiegato Antonella e Sara, collaboratrici addette all’accoglienza – si cerca di mettere varie discipline a confronto per la gestione del paziente oncologico».
Al corso hanno partecipato medici, specialisti ed infermieri con competenze specifiche.
«Nella qualità di uditore – ha detto l’infermiere Salvatore Vigna – sto seguendo il convegno con interesse. Posso confermare che qui il tema viene trattato con grande professionalità e competenza».