Sabato 31 marzo il movimento No Muos scende di nuovo in piazza, a Niscemi, a distanza di 5 anni dalla grande manifestazione di marzo 2013 quando 15.000 persone, convinte e decise, invasero contrada Ulmo e circondarono la base della marina Usa. Oggi manteniamo quella fermezza e pensiamo che sia ancora il tempo di lottare:
• Perché le antenne e le parabole della morte sono ancora in funzione e continuano ad emanare radiazioni elettromagnetiche nocive, mettendo in pericolo la salute di tutto il popolo siciliano.
• Perché il nostro territorio da Sigonella a Niscemi, passando per il porto di Augusta, è diventato un'immensa base militare. Questo inconsciamente ci rende succubi di un sistema guerrafondaio, che ci rende primo bersaglio militare in caso di conflitto e impedisce la valorizzazione della vocazione naturale del nostro territorio, basata sul turismo e l’agricoltura.
• Perché i governi che si susseguono continuano ad aumentare le spese militari e a ridurre la spesa sociale: l'Italia spende ogni giorno 68 milioni di euro in militarismo. Soldi su soldi buttati su armi, aerei e navi da guerra, missili, quando poi mancano i servizi necessari alla popolazione, mancano gli ospedali, le scuole crollano, le pensioni sono al minimo e molti non hanno un tetto sopra la testa. Non è vero quindi che mancano i soldi. Bisogna solo aumentare la spesa sociale tagliando quella militare.
Ma crediamo che sia ancora giusto e sensato lottare affinché vinca la forza della ragione di fronte alla follia della forza militare. Siamo nel giusto. Sin dal primo presidio, dalla prima manifestazione diciamo che il Muos è abusivo. Lo gridiamo da anni nelle strade, e lo ribadiamo all'interno dei tribunali, come accadrà questo 5 Aprile quando a Caltagirone si svolgerà il processo per abusivismo, per 4 dei 7 imputati, accusati di aver edificato l’impianto del Muos senza autorizzazioni. La storia dei grandi movimenti popolari ci insegna che se si rimane uniti, se si ha il coraggio e la tenacia di lottare, se prendiamo in mano il nostro destino il futuro ci appartiene. Per questo scenderemo ancora in piazza, perché se ci crediamo, se siamo determinati le antenne e le parabole cadranno giù!
No alla guerra! Si alla smilitarizzazione della Sughereta e della Sicilia!
Sabato tutte e tutti in piazza! No Muos fino alla vittoria!
(fonte: Comitato No Muos)