La paura più grande degli italiani è quella di subire un furto in casa, evento purtroppo già patito almeno una volta nella propria vita dal 24,4% della popolazione.
Lo rivela un sondaggio realizzato nel 2024 dall'osservatorio sulla sicurezza della casa, a cura del Censis.
Altri luoghi preferiti dai ladri sono i negozi e le tabaccherie mentre i borseggiatori amano "lavorare" nei mercati, nei supermercati, su bus, tram e metropolitane o dovunque ci sono assembramenti.
A Gela, i ladruncoli hanno scoperto che sta diventando più proficuo e meno rischioso agire nelle chiese. Non a rubare oggetti sacri, ex voto o cassette delle elemosine ma a prendere di mira automobili, borse e portafogli dei fedeli.
Le cerimonie preferite sono battesimi, comunioni, cresime e matrimoni. Approfittano del fatto che molte persone pensano di consegnare all'ultimo momento i loro regali ai festeggiati, nel locale dove si tiene il rinfresco, dopo la liturgia, e se li portano in bella vista nella macchina lasciata in sosta fuori dalla chiesa.
I "colpi" sono stati così numerosi che tanti parroci si sono visti costretti a suggerire ai fedeli di non lasciare buste, pacchetti, doni sui sedili per evitare i furti e i contemporanei danneggiamenti a vetri e sportelli delle loro auto.
Purtroppo, una nuova tecnica delle ruberie sta prendendo di mira anche le normali messe di tutti i giorni nelle varie chiese cittadine. Vittime predestinate le donne. I ladri entrano in azione al momento della comunione, quando le fedeli si alzano per andare davanti all'altare a ricevere l'eucarestia.
E' quello l'attimo favorevole perchè i banchi si svuotano e le borse delle donne restano incustodite anche se per pochi minuti. I malviventi (maschi ma soprattutto femmine) portano via a volte l'intera borsa a volte i portamonete con denaro contante, bancomat, telefonini e carte di credito.
Episodi del genere, che creano allarme e apprensione nella gente, si stanno verificando con una certa frequenza tant'è che sono aumentate le denunce presentate alle forze dell'ordine, con conseguenti spese bancarie, fastidi e disagi. I parroci, preoccupati, tentano di porre un argine al fenomeno e suggeriscono di non andare tutti insieme, contemporaneamente, a prendere la comunione ma di alternarsi in modo da lasciare sempre almeno una persona nei banchi a guardia delle borsette. Malgrado la paura dei furti, nessuno vuole rinunciare ad andare in chiesa. I gruppi parrocchiali sono in stato di allerta. Dicono che bisogna reagire. E c'è qualche fedele che pensa già di attrezzarsi con microchip e sistemi antifurto.