Aveva presenziato l'apertura della biblioteca, salutandola con favore dal suo profilo facebook, perché come è solito ricordare oramai «la cultura è il vero motore del cambiamento» a Gela.
Il capogruppo di “Una buona idea”, Giovanni Giudice, aveva lanciato una proposta per tenere aperta la biblioteca anche nelle ore pomeridiane, attualmente non previste, invitando alla collaborazione associazioni di studenti e volontari.
La cosa non è piaciuta alla presidente della commissione cultura, Sara Cavallo, che non l'ha presa bene e non le ha mandate a dire al collega: «L’apertura della biblioteca è stata seguita dalla commissione cultura – ha precisato – assieme all’amministrazione, fin dall’inizio del nostro insediamento e siamo soddisfatti del lavoro svolto. Ahimè, il consigliere si reputa tuttologo anche fino a calpestare le funzioni dei colleghi.
Volevo invitarlo a stare sereno e tranquillo perché l’attenzione da parte della commissione è massima. All’indomani dell’apertura ci siamo messi a lavoro con tutti i componenti della commissione affinché si possano trovare soluzioni che permettano ai giovani di poter fruire della biblioteca – ha concluso – in più giorni pomeridiani».
Una reazione che ha sorpreso il consigliere civico che ha bollato come inappropriate e spropositate le dichiarazioni della meloniana. All’accusa di irrispettosa ingerenza mossagli dalla Cavallo, Giudice ha replicato che le primogeniture non interessano ai cittadini, ricordando che da proponente della mozione sul concorso di idee ha accolto con piacere l’emendamento in aula della presidente della commissione alla quale aveva riconosciuto grande merito proprio sulla biblioteca.