Continua operosamente il “Progetto Scuola Fidas Gela”, promosso dall’omonima associazione e sostenuto dal Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Istruzione e Fidas Nazionale. Indispensabili, ogni anno, l’appoggio e la disponibilità dei dirigenti scolastici al fine di sensibilizzare i giovani sull’importanza della donazione di sangue come gesto civico e salvavita.
“Gratitudine immensa – afferma Enzo Emmanuello, presidente di Fidas Gela – nei confronti degli studenti e del personale scolastico che hanno preso parte al progetto e che, ancora oggi, vi contribuiscono attivamente, propensi a divulgare con abnegazione il nobile messaggio del dono. Ciò che la Fidas si propone di fare quest’anno – spiega – è di migliorare i risultati ottenuti negli anni precedenti al fine di garantire il giusto fabbisogno al servizio sanitario. Cercheremo, inoltre, di avvicinare quanti più giovani possibile al mondo del volontariato, come parte integrante della loro formazione. Per noi «studio» significa «amore», e non esiste gesto d’amore più grande del dono di sé attraverso la donazione di sangue”.
Il “Progetto Scuola Fidas Gela” si articolerà in tre fasi, che includono gli incontri con gli studenti di maggiore età negli istituti superiori, il prelievo di sangue per la verifica dell’idoneità e la conseguente donazione da parte degli studenti idonei al Centro di Raccolta Fidas, in via degli Appennini n. 5.
La gestione del programma è affidata a Luigi Barone, referente-scuole, affiancato dal dott. Gaetano Cassarà, che assicurerà ai giovani delucidazioni dal punto di vista medico-scientifico, in modo da garantire una maggiore consapevolezza sulla linfa vitale che è il sangue e sulla moltitudine di casi in cui diventa una risorsa essenziale. Un ulteriore incentivo alla partecipazione è il “Premio Progetto Scuola”, un riconoscimento di unione e sostegno destinato all’istituto che avrà registrato, alla fine dell’anno scolastico, il più alto numero di studenti donatori.
L’Associazione Fidas Gela, con il suo “Progetto di Vita”, si impegna da anni a maturare, con l’ausilio delle scuole, valori umani fondamentali come la solidarietà e l’empatia, dimostrando che anche solo una piccola goccia di sangue può fare la differenza.