Il Club per l’Unesco di Gela-Butera-Niscemi ed il Comitato per la Candidatura dell’Identità Culturale della Valle del Fiume Gela, proseguono nello svolgimento delle attività di coinvolgimento della popolazione nel progetto di Candidatura
che in questa fase ha l’obiettivo di far conoscere le testimonianze storiche del vasto territorio del comprensorio della Valle compresa tra Gela-Butera e Niscemi solcata dal Fiume Gela che nel corso di millenni di storia ha visto il passaggio dell’uomo attratto sin dalla preistoria da un ambiente naturale ricco di risorse che ha reso possibile lo stanziamento di intere popolazioni indigene dal Neolitico, dall’età del Bronzo antico fino alla massima evoluzione delle popolazioni sicane che abitarono il territorio fino all’arrivo dei Siculi a loro volta allontanati verso altri territori con l’arrivo dei coloni greci.
L’escursione del Club per l’Unesco alla Necropoli di Dessueri ha messo in evidenza un grande interesse dei partecipanti provenienti da Gela, Butera e Niscemi per un territorio di cui si è sentito spesso parlare per la vicinanza con la Diga Disueri ma inesplorato per molti.
L’escursione è stata arricchita dall’illustrazione appassionata di tanti particolari storici dell’ archeologo Eugenio Maniscalco, socio del Club per l’Unesco che ha messo in luce l’importanza scientifica degli scavi condotti all’inizio del secolo scorso dall’archeologo Paolo Orsi ed i tanti reperti rinvenuti ed ancora in fase di studio.
Il presidente del Club per l’Unesco Giuseppe Nicoletti ritiene che la complessa realtà storica del territorio tra Monte Dessueri, Monte Canalotto, Monte Maio, Monte Gibilscemi e la roccia della Fastucheria, rilievi disposti a semicerchio aperto verso la Valle del Fiume Gela, meriterebbe di essere attenzionata dalle autorità regionali dei beni culturali fino ad elevare il territorio della Necropoli alla dignità di Parco archeologico.
In conseguenza si avrebbero maggiore tutela del territorio della Necropoli e progetti di valorizzazione a fini scientifici e turistici e le popolazioni della Valle del Fiume Gela (Gela, Butera e Niscemi) potrebbero ricavare notevoli vantaggi con l’istituzione del Parco archeologico della Necropoli, con incremento del turismo e dell’occupazione.
L’interesse e l’attenzione mostrati dalla componente giovanile degli escursionisti ha confermato ancora una volta la validità del coinvolgimento e della partecipazione dei giovani nei progetti mirati alla conoscenza del territorio da cui possono derivare positivi processi di sviluppo economico e sociale delle nostre popolazioni.