L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), più comunemente nota come Antitrust, ha reso nota la decisione dell’avvio di un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e le isole maggiori, vale a dire Sicilia e Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità, con le quali ultime si allude, evitando persino di menzionarla, alla questione dell’insularità, mai debitamente riconosciuta dallo Stato centrale.
Il provvedimento dell’avvio dell’indagine è stato adottato in adunanza plenaria lo scorso 14 novembre ed ufficializzato il 16 Novembre. L’authority presieduta da Roberto Rustichelli, ha individuato in qualità di responsabile del procedimento il dott. Paolo Saba che condurrà l’attività conoscitiva con a disposizione al massimo un mese e mezzo, considerato che l’indagine dovrà concludersi entro il termine prefissato del 31 dicembre prossimo. Alla base di questa decisione risiede il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda.
Le compagnie aeree adottano da anni sistemi di “revenue management” che definiscono i prezzi, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziando e adattando nel tempo i costi dei voli. Negli ultimi anni il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l’evoluzione tecnologica. In prospettiva, l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e “machine learning” potrebbe consentire l’uso di algoritmi di auto-apprendimento, in grado di elaborare nuovi criteri di definizione dei prezzi.
In considerazione di tali elementi, nonché delle particolari esigenze di mobilità connesse alla stagionalità della domanda e alla minore disponibilità di modalità alternative di collegamento tra la penisola e le isole maggiori, l'Antitrust ha ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di un’indagine che in linea di massima riguarderà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo, nel contesto di riferimento. L’indagine approfondirà anche le modalità di comunicazione al pubblico dei prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti.
Si tratta, del resto, di rotte particolarmente rilevanti in termini di volumi di passeggeri trasportati e che possono essere interessate da una dinamica di differenziazione intertemporale dei prezzi particolarmente accentuata in ragione della presenza di periodi di picco della domanda, tipicamente in concomitanza con le ferie estive e le festività natalizie. L’indagine conoscitiva, di fatto, intende verificare la diffusione degli algoritmi di prezzo nei sistemi di revenue management utilizzati dalle diverse compagnie aeree - con specifico riferimento alle rotte nazionali di collegamento tra la penisola e le isole maggiori - nonché analizzarne le principali caratteristiche e i possibili effetti di ostacolo e/o distorsione delle dinamiche competitive, oltre che di possibile pregiudizio per i consumatori anche in termini di opportunità e condizioni di scelta.
Più in particolare, l’indagine è finalizzata a verificare se e a quali condizioni gli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree potrebbero essere in grado di influire – o concretamente influiscano – in modo negativo sulle condizioni di offerta del servizio di trasporto aereo ai consumatori, anche con riguardo alle politiche di differenziazione e personalizzazione dei prezzi e agli effetti socialmente indesiderabili di un non corretto funzionamento del mercato.
Inoltre, oggetto di approfondimento nel corso dell’indagine saranno le modalità con le quali i prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti, vengono resi noti e accessibili al pubblico, posto che tali modalità incidono sia sul grado di trasparenza dei prezzi stessi che sulla loro comparabilità, con un possibile impatto sulla formazione delle decisioni di acquisto dei consumatori e sulla mobilità della domanda e, pertanto, con potenziali ricadute sulle dinamiche concorrenziali del settore.
Tenuto conto delle nuove previsioni normative di cui all’art. 1 del dl Asset 104/2023 (convertito con modificazioni dalla legge 136/2023) l’Autorità potrà, a seguito dell’indagine conoscitiva, imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o per raccomandare le opportune modifiche legislative e /regolamentari così da migliorare il funzionamento dei mercati. Inoltre se – nel corso del procedimento – le imprese presentano impegni, l’Autorità potrà valutarne l’idoneità a risolvere le criticità rilevate e renderli obbligatori.