La vaccinazione antinfluenzale, iniziata il 23.10.2017, è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze,
anche dal fatto che i virus dell’influenza cambiano spesso e per tali motivazioni la vaccinazione va ripetuta ogni anno. Lo sostengono i medici di Medicina generale di Niscemi in una nota diffusa nei giorni scorsi, con i dati della campagna di vaccinazione antinfluenzale. Per la stagione 2017-2018 la composizione vaccinale è stata la seguente: A/Michigan/45/2015 (H1N1); A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2); B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria).
La vaccinazione antinfluenzale è stata offerta in modo gratuito alle persone che rientrano nelle categorie a rischio è comunque indicato per tutti i soggetti che desideravano evitare la malattia influenzale e che non abbiano avuto specifiche controindicazioni.
Da alcuni anni il ministero della Salute ha organizzato il sistema InfluNet la rete nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI-IT) di Genova.
La campagna vaccinale antinfluenzale e antipneumoococcica nella nostra città ha avuto un buon risultato con la partecipazione di tutti i medici di Medicina Generale con il coordinamento della U.O.C Spemp dott. Francesco Iacono e della dott.ssa Milisenna Rosanna, dal dott. Giuseppe Rizzo e dal dott. Salvatore Valenti, collaborati dall’assistente sanitario dott.ssa Giovanna Cipriano e dalla dott.ssa infermiera professionale Silvia Pepi e dagli amministrativi Luana Cirrone e Silvana Caruso;
I dati di copertura del vaccino antinfluenzale ha visto la quantità di 4169 dosi somministrate, agli ultrasessantacinquenni il 61% delle dosi con 2541 vaccini somministrati, mentre 1628 sono stati somministrati alla popolazione tra la fascia di età 6 mesi a 64 anni; i dati della vaccinazione antipneumoccoccica sono rilevanti con 156 dosi di Prevenar 13 e di 108 dosi di Pneumovax 23 particolarmente utilizzati per i soggetti adulti affetti da patologie croniche.
L’auspicio dei medici è il raggiungimento delle percentuali previste dalle indicazioni ministeriali e dell’assessore Regionale alla salute della Regione Siciliana, la meta è quasi vicina con una maggiore informazione e comunicazioni gli obiettivi del minimo del 75% saranno raggiunti.