Con le dimissioni del sindaco, vengono congelate tutta una serie di situazioni che erano in itinere, come l’organizzazione dell’80esimo anniversario dello barco alleato, mentre gli esponenti di “Gela-Brainstorming”, “Unità siciliana-Le Api” e “Gran Sicilia”, passano alle vie di fatto scrivendo ufficialmente al Mise, alla Regione siciliana, Eni, l’ambasciata americana, l’Anac, la Corte dei Conti ed il Comune di Gela.
Contestato l’uso delle compensazioni eni e la stessa finalità. I tre movimenti i rivolgono a Regione e Eni, in primis, affinché non si rendano complici «di un uso improprio delle compensazioni che violerebbe il protocollo d'intesa sottoscritto all'atto della chiusura della raffineria e il successivo protocollo del 28 settembre 2017 sull'utilizzo dei fondi».
E se Niscemi provasse a fare lo sgambetto ed approfittarne? Sarebbe un grave smacco per la sorella maggiore gelese ed il dubbio può starci. L’auditorium del museo civico di Niscemi, infatti, ospita il convegno della sezione di Caltagirone della Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia), dedicato allo sbarco, con inizio alle 18.30. E’ anche vero che al Museo civico niscemese c’è un cartello folto di eventi più disparati.
Intanto lo sbarco diventa un film realizzato nell’ambito del progetto “Gela Le Radici del Futuro”. Prodotto dalla Jacopo Fo srl (Gruppo Atlantide) con il sostegno di Eni e il patrocinio del comune di Gela, con la regia di Iacopo Patierno, già autore della serie web “Italia Sicilia Gela”, il prossimo mese sarà presentato in anteprima assoluta a Gela, in una serata dedicata.
La pellicola di trenta minuti è destinata al circuito dei festival internazionali e sarà trasmessa sul sito e i social di “Gela Le Radici del Futuro”, nonché in tv l’8 e il 10 luglio, in prima serata, sull’emittente Retechiara. Poi, il 27 settembre, verrà proiettata nell’aula magna dell’Itis “Morselli”, da cui provengono studentesse e studenti che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Effettuate interviste a cittadini e cittadine, testimoni dell’epoca, ad esperti storici, corredate da visite nei luoghi simbolo dei combattimenti nella piana di Gela e sul lungomare. Il film approfondisce l’impatto che la guerra ha avuto sulla città e sulle persone; riprende e registra ricordi e memorie preziosi.