Ancora tutto fermo agli uffici della protezione civile della Regione siciliana.
Benché coperti sul piano dei finanziamenti con i soldi delle “compensazioni eni” relative al protocollo del 2014, la competenza e relative documentazioni sui lavori di caratterizzazione bis/dragaggio/pennello del porto isola, non sono ancora passati all'Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale. Nonostante ripetute sollecitazioni, la Regione siciliana non provvede e tiene nel limbo la struttura portuale gelese, accumulando ritardi su ritardi.
Formalmente, Gela è dentro l'Adsp della Sicilia occidentale da oltre un anno e mezzo. Il Commissario, Pasqualino Monti, è venuto più volte a Gela interloquendo con il primo cittadino, Lucio Greco.
Lo stesso sindaco, nel giugno dello scorso anno, salutava con favore l'ingresso ufficiale di Gela e Licata nel logo dell'Adsp della Sicilia Occidentale, con tanto di benvenuto da parte dello stesso Commissario Monti. Il sindaco richiamava l’attenzione su quello che h definito il fronte caldo: «quello del porticciolo, il cui iter è ancora bloccato a causa delle nuove, necessarie attività di caratterizzazione, fondamentali per capire dove depositare la sabbia in eccesso da rimuovere»
Nel marzo scorso, in occasione di un convegno il commissario Monti ha annunciato che sono in programma per i porti di Gela e Licata ben 200 milioni di investimenti in ottica “turismo da diporto” ma aveva già evidenziato il persistere di problemi burocratici nel passaggio definitivo del porto rifugio alla sua autorità.
Nello stesso mese il collega dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, Filippo Di Graziano, ha parimenti annunciato che grazie i fondi del Pnrr, tre cantieri erano sul punto di partire, in virtù dell'adozione di una procedura di progettazione d’urgenza, «per collegare i porti di Gela, Licata e Sant’Agata di Militello».
Ciò in ragione dell’inserimento di Gela nel versante orientale portuale, in quanto a Zone economiche speciali (Zes). Intanto proprio su Gela, Sicindustria denuncia la beffa di una Zes senza investimenti.