Continua a regnare sovrana l’incertezza più totale sulla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Gela.
L’ennesima proroga concessa alla Tekra è in scadenza a fine mese, ma il gestore che dovrebbe subentrare, la Impianti Srr4, società in house della Srr4, non è pronto. Tekra gestisce il servizio in proroga da 7 anni, metà dei quali durante l’amministrazione retta dal sindaco Lucio Greco che aveva promesso solennemente in campagna elettorale che avrebbe cacciato la Tekra e che non vuole ovviamente terminare il mandato con la società campana ancora in campo.
Nei giorni scorsi il primo cittadino, l’assessore al ramo Ivan Liardi ed il dirigente del settore Mario Picone hanno inviato una nota alla Srr4 in cui hanno chiesto «di conoscere ogni utile informazione circa l'effettiva disponibilità di mezzi e attrezzature necessarie per l'avvio del servizio in house, i tempi per la conclusione delle procedure di assunzione del personale a seguito dei relativi bandi, nonché le soluzioni alternative che la Impianti Srr Ato 4 riterrà di intraprendere - in attesa delle procedure di reclutamento - per assicurare la presenza delle risorse umane necessarie alla nuova gestione».
Sono queste “soluzioni alternative in attesa delle procedure di reclutamento”, che non convincono per nulla i sindacati lesti a dichiarare, in una nota tramessa anche al Prefetto di Caltanissetta ed alla Commissione nazionale di garanzia per il diritto di sciopero, lo stato di agitazione sul cantiere di Gela ed a chiedere «l’immediata applicazione della normativa vigente in merito all’attivazione della procedura di conciliazione».
Nella missiva, Luca Faraci di “Usb”, Mario Stagno di “Fit-Cisl” e Carmelo Giallombardo di “Cisal”, ricordano di aver chiesto il 10 gennaio, senza aver ricevuto nel frattempo alcun avviso di convocazione, «un incontro urgente al fine di definire una road map che potesse scongiurare i licenziamenti collettivi delle unità presenti sul cantiere di Gela e potesse garantire la tutela dei livelli occupazionali attualmente presenti secondo le disposizioni di legge».
I sindacati temono che dietro “le soluzioni alternative”, per quanto provvisorie, si celi un reclutamento attraverso un passaggio, in teoria intermedio, attraverso le agenzie interinali. Ipotesi che i sindacati rifiutano categoricamente, alla radice. Le assunzioni devono essere dirette ed a tempo indeterminato.
Senza girarci troppo intorno, anche su questo versante come in altri, la cittadinanza è costretta ad assistere ad una pantomima, nella forma di un circolo vizioso che vede l’Impianti Srr4 dichiarare di non poter procedere nell’attivare il servizio senza aver provveduto ad espletare le procedure di reclutamento del personale, perché manca apposito contratto attuativo che il sindaco di Gela non ha sottoscritto;
mentre quest’ultimo incalza la Srr4 a fornire tempi certi per l’attivazione del servizio ed il presidente del consorzio e indaco di Mazzarino, Vincenzo Marino, che risponde di non avere competenza in merito. Morale della favola? Nessuna soluzione ed all’orizzonte ennesimo rinvio con nuova proroga alla Tekra.