C'è anche Gela tra i tredici nodi logistici strategici per la Sicilia che, partendo dalla “madre delle infrastrutture” ed eterna promessa, ossia il Ponte sullo Stretto, superi una volta per tutte l'eterno “derby Palermo-Catania” ed eviti, al contempo, il fallimento delle “Zone economiche speciali” (Zes).
E' quanto emerge, in estrema sintesi, dal Piano strategico per le infrastrutture presentato giovedì 27 ottobre da “Unioncamere Sicilia”, presso la propria sede a Palermo ed elaborato in collaborazione con le camere di commercio siciliane.
Un progetto di facile consultazione, attraverso un'apposita “App” certificata, che verrà sottoposto all'attenzione del governo regionale e, per il suo tramite, al governo nazionale: «il Sud – ha affermato il vicepresidente di Unioncamere Sicilia e commissario della camera di commercio di Palermo, Alessandro Albanese – deve essere al centro dell’agenda del nuovo governo, semplicemente perché se funziona il meridione, se ne avvantaggia tutto il nord e l'intero paese Italia, in quanto i porti ed i nodi logistici del nord, come del centro, sono del tutto congestionati».
Insomma, è giunta l'ora di dire basta ai veti che prevalgono nella contesa fratricida tra Sicilia occidentale e Sicilia orientale, tra Palermo e Catania: «bisogna presentarsi uniti e compatti.
Anche all’estero, la destinazione dev'essere unica: la Sicilia, non questo o quell'aeroporto. Il nostro è un piano strategico e di pacificazione che vuole mettere d’accordo tutti i soggetti, politica, imprese, sindacati, parti sociali. E' facile, di poco costo e chiederemo al governo nazionale e a quello regionale – ha concluso – di finanziarlo in tempi brevi. Ci sono, ad esempio, i fondi del Pnnr».
Il ragionamento di fondo non è sbagliato: sarebbe paradossale costruire un ponte sullo stretto senza aver nel frattempo realizzato una rete logistica, ferroviaria e stradale, adeguata nell’isola, che sostenga la capacità aeroportuale ed interportuale siciliana.
Una rete, del resto, che si confermerebbe fondamentale per le zone economiche speciali e per lo sviluppo economico regionale, anche se il ponte non dovesse mai realizzarsi o ancora procrastinato per lungo tempo.
I tredici nodi logistici, tutti caratterizzati da distanze simili tra di loro, sono: Termini Imerese, Xirbi, Dittaino, Porto Empedocle, Aragona-Favara, Trapani porto, Trapani Via Libica, Alcamo, Mazara del Vallo, Marsala, Gela, Vittoria e Pozzallo.