C’è anche quello di Gela tra i 27 progetti di ecosistemi dell'innovazione da realizzare in contesti urbani marginalizzati delle regioni meridionali, che saranno finanziati grazie alle risorse messe a disposizione dal “Fondo complementare al Pnrr”, pari a 350 milioni di euro.
La graduatoria conclusiva della procedura negoziale è stata pubblicata dalla “Agenzia per la coesione territoriale”, in allegato al Decreto 215/2022.
Il bando, che rientra tra quelli di competenza del ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, ha visto ben 270 idee progettuali presentate, di cui 177 ammesse alla seconda fase e, di esse, 146 ammesse alla graduatoria finale, ma solo i primi 27 progetti in elenco saranno beneficiari dei finanziamenti. Fonti ministeriali assicurano che quanto prima l'Agenza per la coesione territoriale stipulerà un'apposita convenzione con i soggetti promotori dei progetti la cui durata non può superare i tre anni: «a soli sei mesi dall'avvio dei bandi, entra nella fase operativa uno dei progetti più significativi del 'Capitolo Sud' del Pnrr – ha commentato il ministro Carfagna – e la larga partecipazione ci conferma che le strutture universitarie del sud hanno voglia e capacità di mettersi in gioco, fungendo da traino per un nuovo corso finalizzato alla crescita, ma non solo.
Il modello degli ecosistemi dell'innovazione tiene insieme la ricerca e l'impresa con il recupero di aree marginali. Ha un valore sociale significativo, sfaterà stereotipi, offrirà una prospettiva a centinaia di giovani – ha concluso la Carfagna – che oggi sono costretti a cercarla al nord o all'estero».
Innovazione e riqualificazione dei siti, quindi, sono i due cardini di tali ecosistemi, concepiti in ex aree industriali, edifici storici, fabbricati senza una specifica funzione che potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove impresa, università e amministrazioni lavorano insieme, con benefici sia economici che sociali per i territori, come il contrasto alla migrazione di capitale umano altamente qualificato, il coinvolgimento dei giovani, la formazione dei lavoratori residenti nell'area, la promozione delle pari opportunità di genere e generazionali, l'inclusione professionale delle persone con disabilità.
Il progetto Sinapsi (Sistemi innovativi applicati in Sicilia) proposto dall'Unikore di Enna, in partnership con Eni, Sicindustria e Comune di Gela, finalizzato alla nascita di un ecosistema innovativo nell'area ex Asi di Gela (nella foto), ce l'ha fatta, dunque, sebbene per il rotto della cuffia, piazzandosi venticinquesimo in graduatoria (al terzultimo posto utile) con un finanziamento riconosciuto pari a 10 milioni di euro: «abbiamo deciso di partecipare per darci una possibilità e per darla ai nostri concittadini – ha dichiarato il sindaco Lucio Greco – mediante la creazione di un polo tecnologico, in grado di fornire una offerta formativa adeguata alla domanda della città e del suo tessuto socio – economico – culturale.
Per mesi, abbiamo atteso fiduciosi l’esito della presentazione di tale progetto, sicuri di aver fatto del nostro meglio e oggi, alla luce di questa bellissima notizia del finanziamento, un sentito ringraziamento va a quanti si sono spesi non solo per la stesura di tale progetto, ma per presentarlo in tempo. Non è stato un lavoro facile, ma ci abbiamo creduto e – ha chiosato – abbiamo fatto bene a farlo: vogliamo guardare al futuro con ottimismo!».