Se ne è andato anche Crocifisso “Ciuneddru” Morello

Se ne è andato anche Crocifisso “Ciuneddru” Morello

Crocifisso Morello, (nella foto) detto anche “Ciuneddru”, se ne è andato in silenzio, come era vissuto.

Era uno dei personaggi popolari e ben voluti della città. Viveva vendendo giocattoli di vario genere e fattura, a prezzi stracciati. Da sempre, ogni giorno, col vento o con la pioggia o sotto il sole cocente, piazzava il suo sgangherato carrettino-bancarella sul marciapiede di corso Vittorio Emanuele, di fronte alla cartolibreria Randazzo, appoggiato al muro della chiesa sconsacrata di San Rocco, dove fino agli anni Sessanta venivano attaccate le locandine dei film in proiezione nei cinema della città, l’Ariston, il Mastrosimone, il Comunale e le arene.

Mercoledì mattina lo hanno trovato senza vita a casa sua – zona vecchio ospedale – dove viveva da solo. Aveva 72 anni. A stroncarlo sarebbe stato un infarto.   Conosceva tutti e tutti conoscevano lui. Non era un invisibile ed era impossibile non vederlo. Tutti gli volevano bene.

Appena si è saputo della sua scomparsa, i social sono stati inondati di commenti, tutti affettuosi. 

A passarci la notizia in redazione è stato Giacomo Gulizzi, il tipografo che assieme al padre Franco ci stampa il giornale tutte le settimane. 

«Era un signore. “Ciuneddru” – commenta Giacomo Gulizzi – merita di essere ricordato». 

 Lo facciamo anche noi con commozione.