Ci siamo abituati a chiamarlo negli anni l'ex quartiere residenziale dell'Eni, ma forse l'ex andrebbe tolto.
In città, per tutti, il comune di Gela sarebbe entrato il secolo scorso nella proprietà e gestione degli spazi pubblici del quartiere Macchitella, comprese villette, giardini e verde pubblico. Ma non è proprio così. Da una ricognizione che abbiamo fatto, scopriamo che diversi terreni tra i vari condomini, in particolare le cosiddette "cooperative", sono ancora di proprietà Eni ed attraverso la divisione “Real estate” di “Eni servizi”, sono pure messi in vendita attraverso procedure d'asta a cui il “cane a 6 zampe” ricorre per procedere ad una cessione del suo patrimonio immobiliare dismesso.
Sicché, esiste un terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 678 metri quadrati in viale Mazara del Vallo, 44 (prezzo a base d'asta 5.100 euro); un terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 750 metri quadrati in via Gagliano, 14 (posizione più centrale e quindi prezzo a base d'asta 16.000 euro); un terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 1.808 metri quadrati in via Fontanarossa, 9 (prezzo a base d'asta 13.800 euro); un terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 2.440 metri quadrati in via Cammarata, 8 (posizione centrale, prezzo a base d'asta 51.800 euro); altro terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 839 metri quadrati in via Mazara del Vallo, 44 (prezzo a base d'asta 17.800 euro);
più avanti un terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 960 metri quadrati in via Mazara del vallo, 48 (prezzo a base d'asta 20.000 euro); un piccolo appezzamento di terreno agricolo in vendita tramite asta con una superficie di 330 metri quadrati nella centralissima via Pandino (prezzo a base d'asta 2.500 euro); sempre in viale Cortemaggiore poi altri due terreni agricoli in vendita tramite asta rispettivamente con una superficie di 220 metri quadrati (prezzo a base d'asta 4600 euro) e 400 metri quadrati (prezzo a base d'asta 8500 euro) e ci fermiamo qui.
La domanda a questo punto dopo almeno 30 anni è: dove il quartiere di Macchitella è proprietà comunale e dove è invece proprietà Eni? A cui segue un'ulteriore domanda: perché l'obbligo al comune ed alla sua partecipata “Ghelas” di intervenire nel verde pubblico, soprattutto per motivi di sicurezza (rami pesanti di alberi lacerati ed in procinto di cadere, ecc.) oltre che di manutenzione (potatura, ecc.) in aree che si scoprono poi essere ancora di proprietà Eni? E di domande, invero, ne potrebbero seguire altre, scoperchiando completamente il vaso (di pandora?). L’Eni, da parte sua, avrebbe fatto una buona azione regalando al Comune quei fazzoletti di terra, molti dei quali potrebbero essere destinati, se finissero in mano privata, a piccoli orti coltivati a pomodoro.