Trainito, la Ghelas ora guarda al futuro con un nuovo cda e nuove assunzioni

Trainito, la Ghelas ora guarda al futuro con un nuovo cda e nuove assunzioni

Dallo spettro della messa in liquidazione si è passati ad una partecipata che ha rimesso i conti a posto ed adesso la “Ghelas multiservizi” può guardare al futuro, ipotizzando persino di ampliare la pianta organica ed adottare un nuovo modello gestionale apicale:

«pochi giorni fa – ci risponde l’attuale amministratore unico, Francesco Trainito (nella foto) - si sono tenute due assemblee dei soci. Nella prima, lunedì 13, abbiamo approvato il bilancio al 31/12/2020, così come previsto per legge, senza criticità, con utili e moltissime cose del passato che abbiamo regolato. In particolare, abbiamo saldato tutti i tfr maturati da quando mi sono insediato in qualità di amministratore unico, nonché il cinquanta percento dei tfr relativi agli undici anni pregressi.

Abbiamo ripulito, altresì, il contenzioso che avevamo ereditato. L'indomani, martedì 14, l'assemblea aveva come punto all'ordine del giorno la questione del cda, cioè del consiglio d'amministrazione, su richiesta specifica del socio unico, ossia il comune di Gela, a cui è stato aggiunto un altro punto da me proposto e relativo alla necessità di procedere a nuove assunzioni per un adeguamento della pianta organica al fine di renderla più rispondente alle funzioni che la Ghelas è chiamata a svolgere».

E' quindi un'iniziativa di questa amministrazione la richiesta di sostituire un organo monocratico come l'amministratore unico in carica, con un nuovo management, un organo collegiale come il consiglio d'amministrazione: «è facoltà del socio – ci conferma l’ing. Trainito – proporlo senza passare dal consiglio comunale in quanto lo Statuto della Ghelas ha sempre previsto entrambe le ipotesi gestionali, anche prima dell'ultima revisione avvenuta recentemente.

Ovviamente propendere per un cda significa che l'organo monocratico attuale decada e che allo stesso subentri un collegio di tre componenti, quali il presidente del consiglio d'amministrazione, il consigliere e l'amministratore delegato». 

Da qui l'occasione per un ripensamento più generale della partecipata, a partire dalla pianta organica: «in effetti – rivela l’amministratore - il collegio sindacale faceva notare che ad assetto invariato, la scelta di un modello gestionale diverso dall'attuale amministratore unico, avrebbe poco senso. Cosa che farebbe notare verosimilmente anche la Corte dei Conti pur in presenza di un cda con componenti che esercitassero il ruolo a titolo gratuito.

Solo una crescita della partecipata può giustificare il cambio del modello gestionale e si è pensato, allora, introducendolo come punto all'odg su mia iniziativa, a rimpinguare la pianta organica con almeno una decina di assunzioni. Il segretario comunale ne ha preso atto con il compito di riferire all'amministrazione Greco».

Quindi prima le assunzioni per svolgere meglio alcuni compiti e poi un nuovo modello gestionale al vertice: «se proprio vogliamo dirla tutta, la partecipata è arrivata ad avere – svela Trainito - ottantotto dipendenti in pianta organica. Attualmente ne conta sessantacinque e ne abbiamo chiesto una decina, rimanendo quindi ancora sotto di oltre una dozzina di dipendenti.

Ma sappiamo che per il testo unico delle società partecipate le assunzioni vanno fatte per concorso pubblico e, soprattutto, le figure richieste non saranno collocate negli uffici, ma riguarderanno cantieri ed attività esterne, tra cui soprattutto il verde pubblico dove operano solo quattro dipendenti per far fronte ad un impegno che se fosse affidato ad una società esterna tramite appalto, secondo i conti che abbiamo fatto, il comune dovrebbe sborsare dai due ai tre milioni di euro per la copertura finanziaria dei servizi. Se dovessimo rimanere con queste poche risorse, saremmo per contro costretti a rinunciare a servizi come il verde pubblico».    

La palla ora passa all'amministrazione che dovrà verificare se esistono le condizioni per le assunzioni ed un nuovo cda al posto dell'amministratore unico, avallando soprattutto questo passaggio nel giro di poche settimane e comunque prima che alla Ghelas si proceda a stilare il piano triennale che possa contenere tali previsioni.

Vale la pena ricordare quali servizi la società “in house” del comune è chiamata ad espletare: segretariato sociale, portierato, servizi cimiteriali, verifiche tributarie, tributi, bilancio, servizi demografici, Ced, Suap, Sua edilizia, servizio tecnico lavori pubblici ed archivio, patrimonio, manutenzione ordinaria e straordinaria stabili comunali, tutela ambiente e territorio, manutenzione straordinaria verde pubblico, manutenzione straordinaria buche stradali, manutenzione straordinaria parcheggi, strisce blu, pubblica illuminazione, efficientamento energico e pubblica illuminazione.