Presentata la II edizione del premio letterario-scientifico “per Bianca”, dedicato alla memoria del medico Bianca Cannizzaro.
Il concorso è rivolto esclusivamente agli studenti universitari iscritti per l’anno accademico 2020/2021 a tutti i corsi di laurea dei dipartimenti di Chirurgia generale e specialità medico-chirurgiche; Medicina clinica e sperimentale; Scienze biomediche e biotecnologiche; Scienze del farmaco e dalla salute; Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate “Ingrassia” e della Scuola di Medicina dell’Università di Catania.
Il premio “per Bianca” è stato ideato dalla famiglia “La Rosa - Cannizzaro” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Università degli Studi di Catania e vuole ricordare le doti umane e professionali della dottoressa Bianca Cannizzaro, medico di famiglia e specialista reumatologo, scomparsa nel settembre 2018.
“Il senso del dono al centro del premio - dice in una nota la famiglia -. Con la pubblicazione di questa traccia, per l’edizione 2021, puntiamo a suscitare la sensibilità di quanti studiano nell’ambito della Medicina per rintracciare in loro il senso della donazione degli organi quale dovere etico, civico e giuridico. Un medico ha anche questo compito: promuovere la cultura della solidarietà tra i pazienti. Quelli della Dottoressa Cannizzaro la ricordano oggi per la piena dedizione e la sensibilità che hanno contraddistinto tutta la sua carriera professionale. Ha sempre considerato lo studio e la formazione degli strumenti di riscatto e crescita. Questo concorso letterario rappresenta probabilmente il modo più bello per ricordarla e per dare continuità a quella tangibile professionalità che ha contraddistinto il suo approccio alla medicina”.
Gli studenti che volessero partecipare dovranno produrre un elaborato su questa traccia: «Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare». Madre Teresa di Calcutta Il 2020 è l'anno nero (anche) per i trapianti “salva-vita”: più di 3 cittadini su 10 si sono dichiarati contrari alla donazione. Un dato che posiziona l'Italia al secondo posto in Europa, dopo la Spagna; complice la pandemia che ha rallentato le procedure per esprimere il consenso.
La scelta di diventare donatori di organi restituisce l’immagine di una società che si evolve e demolisce qualsiasi idea di egoismo e individualismo. È un gesto di civiltà ed altruismo: un fenomeno culturale, un atto d'amore nobile da promuovere e incentivare. Il candidato, analizzando il ruolo del buon medico di famiglia - esempio di donazione autentica al paziente per il tramite degli studi scientifici - elabori un saggio breve o un racconto facendone emergere il ruolo che può assolvere nella diffusione della cultura del donarsi agli altri e donare agli altri.
Ai vincitori saranno consegnate tre borse di studio dal valore di circa 2000 euro. Chiunque volesse concorrere dovrà inviare il tema all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il prossimo 20 aprile 2021.