Edilponti, legalità e sviluppo, primo cantiere a Gela con i benefici del Superbonus 110% governativo

Edilponti, legalità e sviluppo, primo cantiere a Gela con i benefici del Superbonus 110% governativo

A Gela il superbonus del 110% è realtà

. Inaugurato venerdì 11 il primo cantiere con i benefici di tale misura, per un complesso di 4 condomini siti in Via Navari, presso la cooperativa Celi, nel quartiere periferico gelese di Albani Roccella. Il tutto frutto di una sinergia tra l'azienda locale Edilponti, presente in Legacoop Sicilia e già socia dei consorzi Celi e Caec, in collaborazione con la Medi Group Construction e la Albert Engineering & project, nonché in partnerariato con Eni Gas e Luce in aggiunta ai due consorzi sopra menzionati. 

A portare per primo i propri saluti alla platea è stato il sindaco di Gela, Lucio Greco, a cui è succeduto il senatore del M5S, Pietro Lorefice che è intervenuto in rappresentanza delle deputazioni nazionali e regionali elette dal territorio. A ruota il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, il presidente del Cna, Pasquale Gallina, il presidente del Caec, Sebastiano Gaggia, mentre a chiudere i saluti ci ha pensato il presidente della Edilponti, Giovanni Salsetta. Per la Albert è intervenuto in streaming, l’ing. Carlo Ponti. Fra i presenti, il presidente dell’antiracket “Gaetano Giordano”, Renzo Caponetti. 

Anticipati già nei saluti argomenti e temi che sono stati meglio approfonditi e sviluppati, nel dialogo-intervista, moderato dall’avv. Francesco Castellana, con l'autore materiale della norma (chi l'ha scritta, in altri termini), il sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio dei ministri, Riccardo Fraccaro, accompagnato dal vice ministro delle infrastrutture e trasporti, Giancarlo Cancelleri, nonché dal deputato regionale gelese del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola.

Si tratta di una misura che permette di intervenire a riqualificare sul piano energetico ed a ridurre ulteriormente l’impatto sismico, in interi edifici a costo zero per chi vi abita, grazie alle detrazioni fiscali del 110% e dunque uno sconto totale sulla fattura per le spese sostenute. Al posto della fruizione diretta della detrazione, si può optare: a) per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi; b) o, in alternativa ancora, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. La cessione può essere disposta in favore: a) dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi; b) di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti); di istituti di credito e intermediari finanziari.

Una misura su cui il governo ha creduto doppiamente, insistendoci e ritornandoci una seconda volta, con l’innalzamento, per l’appunto, dell’aliquota di detrazione dal 75% al 110%. Una misura che rimette in moto un’economia, dove il diretto è l’edilizia e l’indotto è rappresentato da fornitori, artigiani e via discorrendo. Una misura che muove occupazione, che fa guadagnare le famiglie in efficientamento energetico e sismico senza alcun costo, con estensione del beneficio anche in termini di collettività sotto il profilo del decoro urbano, in caso di una massima diffusione della stessa, specie nei quartieri periferici (spesso abbandonati a loro destino). Una misura in cui lo Stato torna di fatto, anche se indirettamente, ad immettere liquidità nel mercato. 

Una misura che però presuppone che a muovere l’iniziativa siano “player” di consolidata esperienza, relazioni e dimensioni, con l’aggravante di essere pure capaci e bravi a fare squadra: vale a dire un qualcosa di insolito nel nostro paese e che rappresenterebbe di certo un cambiamento culturale. A ciò si aggiunge un iter burocratico-amministrativo semplificato: il che rende questa misura, nella percezione collettiva, come un qualcosa di eccezionale.  Ma in realtà dovrebbe, anzi è e permane ciò che altrove è una misura normale, pur con tutta la sua generosità e le sue buone intenzioni i termini di sostenibilità.

A chiudere l’inaugurazione si è provveduto con il classico taglio del nastro, con tanto di testimonianza e preghiera da parte del vescovo Gisana, corredata dall’inno nazionale cantato da Anna Salsetta, che ha pure condotto la manifestazione. Rispettate le norme anti covid vigenti.

HANNO DETTO

Lucio Greco (sindaco): «E’ una giornata felice. Apertura di cantieri significa lavoro. Edil Ponti ha saputo cogliere questa opportunità, per la sua economia, per i lavoratori e per i cittadini che usufruiranno di questo beneficio».

Pietro Lorefice (senatore): «Il superbonus 110% è uno dei più potenti strumenti che la politica abbia messo in campo».

Rosario Gisana (vescovo): «Invito la politica ad essere più vicina ai bisogni della gente, specie in questo periodo».

Giovanni Salsetta (presidente Edil Ponti): «Giornata speciale. Abbiamo raccolto la sfida. Ringrazio il nostro staff e l’amministazione comunale per averci aiutato a superare certe difficoltà burocratiche».

Riccardo Fraccaro (sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri): «E’ bello quando una norma scritta si trasforma in attuazioni concrete. Purtroppo non capita sempre; quando capita, come in questo caso, è la cosa più bella per un politico».

Giancarlo Cancelleri (viceministro Infrastrutture): «Un cantiere genera vita, lavoro, mette in ciclo materiali e genera ricchezza».

Nuccio Di Paola (deputato all’Ars): «L’edilizia ha un effetto traino e moltiplicatore. Settore vitale per l’economia».