L’ Organizzazione sindacale provinciale Ugl di Caltanissetta e Gela, nei giorni scorsi ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro Scavone un incontro urgente al fine di recepire le notizie sulle possibili soluzioni relative ai problemi che ancora oggi gravano sui lavoratori del reddito minimo di inserimento (Rmi).
Il sidacato ritiene che non sono bastati gli impegni assunti dal presidente Musumeci durante la visita ufficiale presso il Palazzo di Città di Gela, poiché a tutt’oggi i suddetti lavoratori vertono in uno stato di precarietà, cui nessuno prende più in considerazione. Da tempo infatti gli stessi, chiedono una stabilizzazione.
«L’utilizzo di tali lavoratori – è scritto in una nota dell’Ugl – rappresenta per i Comuni l’unico modo di poter far fronte all’erogazione di servizi, proprio perché è spesso impossibile procedere al reclutamento di nuovi dipendenti».
Il ruolo svolto da questa categoria di lavoratori all’interno delle rispettive amministrazioni Comunali, rappresenta una rilevante importanza; infatti una interruzione della loro esperienza lavorativa, anche se per poche settimane, metterebbe in grosse difficoltà le amministrazioni nell’erogare tutti i servizi che vengono garantiti grazie alla presenza degli stessi.
«Inoltre – chiude la nota dell’Ugl – il carico economico grava sul bilancio della Regione Siciliana, di conseguenza il mancato prosieguo delle loro attività, costringerebbe i Comuni ad esternalizzare i vari servizi utilizzando propri fondi che graverebbero sui loro già precari bilanci».
Ciò premesso, l’Ugl Utl provinciale di Caltanissetta e Gela – rappresentato dal segretario organizzativo dell’Unione territoriale Filippo Crucillà, e dal segretario generale Andrea Alario (nella foto) – «sensibile a tali questioni che
afferiscono alla sfera sociale di un territorio sempre più depauperato, insiste sul suddetto incontro, affinché venga esitato nei tempi più celeri possibili».