Inaugurato il mese scorso, lo Youth City Center nasce come spazio utile a dare libero sfogo alla creatività dei giovani.
Il progetto, che rientra nell’ambito di The Youth City Factory, è stato selezionato da “Con i bambini” per contrastare la povertà educativa minorile. In prima linea la Diocesi di Piazza Armerina, con le varie associazioni presenti nel territorio. Possono prendere parte alle attività, che si svolgono presso Viale Corte Maggiore, tutti colori che rientrano nella fascia 11-17 anni. Dalla comunicazione in tutte le sue sfaccettature, alla cura dei propri spazi, questi sono i principali “compiti” svolti giornalmente. Importante, la presenza di un piano interamente dedicato alla radio.
«Lo Youth Center – afferma il responsabile Salvatore Di Simone – è un luogo fisico che rientra in un progetto più grande, quale The Youth City Factory. Il nostro, è uno spazio polifunzionale, per incontri, intrattenimento e acquisizione di competenze, utile per tutta la comunità gelese. Una delle azioni, già partita da diversi mesi, prende il nome “Scuola aperta, talento e creatività” con la realizzazioni di ottanta laboratori di tipo creativo, con attività come il teatro, la danza, musica e fotografia.
Ci occuperemo inoltre – continua – del potenziamento dell’attività educante, con il supporto di tutte le associazioni locali del terzo settore. Pensiamo, che comunicare sia essenziale. Dobbiamo saper comunicare, così da valorizzare, tutte le bellezze che la nostra città ci offre. Bisogna saper comunicare, anche per relazionarsi con la gente. Analizzeremo, inoltre, la comunicazione attraverso i social, in modo da far comprendere maggiormente, l’importante della tutela dei propri dati e della privacy. In questo primo mese, abbiamo avuto un buon riscontro.
Tutti i progetti sono ben avviati. All’interno del locale, abbiamo esposto dei lavori di una giovane artista locale, in modo da renderlo più accogliente. Per il futuro – conclude – ci auguriamo che il centro diventi il faro per i giovani, che possa ospitare, attraverso programmi interculturali, giovani da nazioni differenti. Speriamo, di rientrare nel corso del tempo, tra i principali promotori di questo grande progetto».