Le figure autoriali che operano per la realizzazione di un film sono riconosciute nella figura dello sceneggiatore, del compositore della colonna sonora, del direttore della fotografia e naturalmente dal regista.
Ma è risaputo che spesso una pellicola mediocre o una storia debole dono state salvate dalle musiche del film. Per questo va riconosciuto al maestro che concepisce e realizza la colonna sonora un ruolo davvero importante per la riuscita di un successo al cinema. In Italia abbiamo avuto e abbiamo grandi compositori di musiche da film. Potremmo citare per tutti Nino Rota, Armando Trovajoli, Nicola Piovani ed Ennio Morricone.
Ma una citazione è d’obbligo anche per Marco Werba (nella foto, al microfono), il maestro che oggi vanta 30 anni di carriera alle spalle e che sabato scorso ha presentato a Gela al liceo classico “Eschilo” il suo saggio “La musica nel cinema thriller”, che di fatto è risultata essere una interessante masterclass su “musica e cinema”.
Non a caso l’evento è stato promosso dalla Scuola di Cinematografia “Paolo VI” e dal Museo del Cinema “Pina Menichelli” in collaborazione con la GV Movie Production e naturalmente con il liceo “Eschilo” che ha ospitato l’incontro. I saluti all’illustre ospite sono stati dati dal dirigente scolastico Maurizio Tedesco e dalla prof.ssa Maria Concetta Goldini. Ha introdotto il regista Gianni Virgadaula, che ha voluto Werba a Gela e con il quale si è sviluppata nel tempo una importante collaborazione. Difatti il musicista, madrileno di nascita, ha musicato “La domenica del Signore” e “Gelone, la spada e la gloria” che sono fra gli ultimi lavori di Virgadaula.
Durante la masterclass l’intervento di Werba, molto tecnico ma arricchito anche da molti interessanti aneddoti, è stato accompagnato dalla visione di alcune sequenze del film “Giallo” di Dario Argento, le cui musiche sono state appunto composte dal maestro, e che gli sono valsi 3 premi. Alla fine della lezione alcuni studenti hanno posto delle domande a Werba, che è stato molto generoso nelle risposte e ancor più quando a fine incontro, sedutosi ad una pianola, ha eseguito alcuni brani tratti dalle pellicole che ha musicato.