Venerdì 25 ottobre, nell'ex quartiere Anic di Macchitella, l'associazione "Pionieri e Veterani Eni" di Gela ha commemorato Enrico Mattei (nel disegno a pastello), a cinquantasette anni dalla sua tragica scomparsa.
Una folla di gente che ha speso i migliori anni della propria vita con Eni, senza rinunciare all'immagine del "cane a sei zampe" nel proprio petto, ha partecipato dapprima alla messa officiata da Don Giuseppe Siragusa, presso la Chiesa San Giovanni Evangelista, per poi spostarsi in corteo fino ai "muretti", al fine di deporre la corona di fiori ai piedi del busto bronzeo che l'associazione locale stessa presieduta da Pino Lisciandra ha voluto dedicare al padre del colosso industriale di San Donato Milanese.
"Ricordiamo la memoria di un grande uomo e di un grande manager - afferma Pino Lisciandra - quale fu indiscutibilmente Enrico Mattei. Determinatezza, perseveranza e lungimiranza sono stati i messaggi che ci ha trasmesso e che ci fanno ancora oggi sperare nel futuro di una nuova raffineria, eco-compatibile – conclude il presidente dell'associazione Pionieri e Veterani Eni – ancora attiva nel territorio».
A presenziare all'iniziativa che si ripete ogni anno dal 2012, c'era anche l'amministratore delegato della Raffineria di Gela, Ignazio Arces, a testimoniare una presenza Eni che si rinnova a Gela anche in prospettiva futura perché, come rammenta lo stesso Arces, Mattei amava dire che "il futuro è di chi lo sa immaginare". Intanto l’associazione “Pionieri e Veterani Eni” di Gela, continua a monitorare l’iter avviato su iniziativa della stessa associazione presieduta da Pino Lisciandra, per intestare la piazzetta dei muretti al gelese Guglielmo Moscato, già presidente Eni per un triennio e con importanti ruoli rivestiti in carriera soprattutto in chiave estera, deceduto nei primi mesi del 2017 a Milano. La seconda commissione consiliare ai lavori pubblici ed all’urbanistica, presieduta da Giuseppe Morselli, competente anche per la Toponomastica, ha già esitato parere positivo.