Egregio signor Prefetto chi meglio di Lei conosce le esigenze di personale degli appartenenti alle forze dell’ordine in ambito provinciale e la situazione nei vari presidi, dato che la figura istituzionale del Prefetto, in qualità di rappresentante del governo, ha la responsabilità dell’ordine e sicurezza pubblica provinciale, stabilendo gli obiettivi generali da raggiungere, mentre il Questore avendo la gestione tecnica operativa delle forze dell’ordine decide come pervenire ai risultati.
Dopo questo breve cenno di introduzione, lo scrivente vuole prospettare la difficile situazione di carenza di personale nei commissariati di pubblica sicurezza di Gela e Niscemi, quest’ultimo allocato in uno stabile non adeguato ed in sfratto esecutivo da anni, dove i turni di volante spesso si effettuano in straordinario emergente per carenza di personale.
Per la città di Gela dove il numero dei poliziotti dal 2006 ad oggi è calato di circa 40 unità, così come in percentuali simili è calato in tutti gli uffici della provincia compresa la questura di Caltanissetta, dove vi sono molte difficoltà ovvero pochi poliziotti per innumerevoli servizi, molti legati al peso della gestione dell’immigrazione con il centro governativo sito in contrada Pian del lago.
Purtuttavia, cosi come si assegnano i codici del triage, (che in ambito sanitario è un metodo di valutazione e selezione per assegnare il grado di priorità di trattamento quando si è in presenza di più pazienti) oggi i commissariati di Gela e di Niscemi sono in “codice rosso” per i motivi suesposti e per tanti altri riscontrabili oggettivamente come ad esempio il numero e qualità di reati in rapporto ai residenti, oppure il numero delle forze dell’ordine in rapporto ai residenti.
Orbene lo sforzo dell’Amministrazione della pubblica sicurezza nell’ ambito dei movimenti nazionali ha portato ad assegnare quattro poliziotti in più al Commissariato di Gela con decorrenza 8 luglio 2019, i quali non risolvono certo il problema ma vanno nella direzione auspicata (unitamente ad altri 5 di qualche mese fa).
L’auspicio e la preghiera del s.a.p. è che questo numero di poliziotti in surplus permanga in servizio a Gela, e che nessun poliziotto venga assegnato ad altra sede che non sia appunto Gela o Niscemi, consapevoli che la movimentazione del personale della Polizia di Stato in ambito provinciale, è di esclusiva competenza del signor Questore.
Per inciso, il personale delle forze dell’ordine, con spirito di sacrificio, spesso subisce compressioni dei loro diritti per garantire servizi essenziali di polizia, i poliziotti sono abituati purtroppo anche ad essere bistrattati dall’opinione pubblica non attenta, ma lavorano ugualmente a testa bassa per garantire il bene comune, allo stesso modo il SAP avendo a cuore le esigenze della cittadinanza raccoglie le istanze di maggiore sicurezza che ciclicamente pervengono dai cittadini canalizzandole nelle sedi istituzionali opportune.
Per concludere, senza andare oltre le prerogative del sindacato, si auspica l’istituzione al commissariato di Gela di un corpo specializzato (ovvero dedicato) contro i reati predatori e contro i danneggiamenti a mezzo incendio ( proposta che in maniera puntuale sarà sottoposta agli enti locali) un servizio effettuato con mezzi a due ruote ed in orari serali e notturni nel rispetto dei contratti di lavoro dei poliziotti.
La questione della movimentazione interna del personale in ambito provinciale potrebbe sembrare una questione limitata e di settore per la quale non si dovrebbe “scomodare” il Prefetto, mentre a nostro avviso è parte fondamentale delle istanze di sicurezza fatta dai territori ed anche dalle forze politiche sane (interrogazioni parlamentari ed altro), quindi la presente , lontana da essere una lamentela del sindacato, in quanto il sap non si lamenta ma propone, costruisce, auspica, al solo fine di innalzare il benessere agli operatori di polizia, e non per ultimo contribuire a garantire territori più sicuri e famiglie libere da condizionamenti e violenze di ogni sorta.
Carmelo Marino (segretario provinciale Sap)