“Gelone, la spada e la gloria”, proposto al Festival Internazionale dell’Archeofilm di Firenze ha ottenuto applausi a scena aperta, nel contesto di una prestigiosissima kermesse che ha visto proposte 80 opere sull’archeologia, di cui oltre 50 provenienti dall’estero.
Molti di questi lavori avevano alle spalle importanti produzioni. Basterebbe citare il documentario “Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero” girato nel Regno Unito e co-prodotto da Bonk Films Production, con la partecipazione di France Television, National Geographic, Channel 5 e SBS-Tv Australia.
Altri film sono pervenuti dal Portogallo, dal Canada, nell’India, dal Brasile, dal Venezuela, , dalla Francia, dalla Spagna, dalla Turchia, dal Belgio, dalla Germania, dalla Polonia, dalla Svizzera, dall’Olanda, dalla Grecia, dalla Spagna, dall’Iran, da Cuba. Questo a rivelare l’importanza della partecipazione di “Gelone” che, nella sezione speciale, ha tenuto alto il nome delle proposte italiane riscuotendo interesse ed applausi.
E’ stato il direttore artistico Dario Di Blasi ad introdurre insieme al regista Virgadaula la visione del docu-film sul più famoso Tiranno della Sicilia greca, dopo che i due hanno insieme ricordato con parole commosse Sebastiano Tusa, il noto archeologo palermitano, nonché Assessore regionale, perito tragicamente la settimana scorsa nel disastro aereo avvenuto sui cieli dell’ Etiopia.
Alla fine della cinque giorni dell’Archeofilm, il documentario che ha vinto il premio popolare della giuria è stato “I leoni di Lissa” diretto da Nicolò Bongiorno, uno straordinario film sottomarino, girato a 110 metri di profondità, alla riscoperta del relitto della nave ammiraglia italiana affondata dalla flotta austriaca nella battaglia navale del 1866. Il film “Art Quake” di Andrea Calderone è stato invece insignito del Premio Università di Firenze. Infine il Premio Museo e Istituto fiorentino di Preistoria è stato conferito al regista francese Thomas Cirotteau, per il film “Chi ha ucciso i Neandertal”.
Tornando a “Gelone”, c’è da dire che il docu-film è stato proiettato in due diverse sessioni, nel centralissimo Cinema “la Compagnia”. Il lungometraggio è stato realizzato dalla GV Movie e dall’Istituto Culturale di Sicilia per la Cinematografia – Onlus, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Comune di Gela.
Protagonisti Davide Geluardi e Paola Sini. Hanno fatto parte del Comitato scientifico Salvatore Gueli, Salvatore Piccolo, Angelo Mondo e Roberto Tedesco. Le musiche sono state composte dal maestro italo-francese Marco Werba.
Il Firenze “Archeofilm”, Festival Internazionale del Cinema di Archeologia, Arte e Ambiente viene invece organizzato dalla prestigiosa rivista “Archeologia viva”, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Firenze, e in collaborazione con il National Geographic.