«Gli ultimi dati nazionali parlano di un caso di cyberbullismo al giorno. Quelli europei piazzano l’Italia ai primi posti. Oggi esiste una forte rappresentazione del sé e una grande voglia di apparire. Prevaricare gli altri e mortificarli, e far vedere a tutti come si è bravi a farlo, fa parte di questa voglia di mettersi in mostra».
Lo ha detto il professor Francesco Pira, (nella foto) sociologo e docente di comunicazione all’Università di Messina relazionando lunedì 28 gennaio 2019 a Mazzarino all’incontro organizzato dal presidente, professor Filippo Stuppia, e dal Direttivo del Lions Club. Un evento a cui gli studenti hanno partecipato con grande interesse aperto dalla Dirigente Scolastica, professoressa Adriana Quattrocchi.
Presenti in sala il dottor Antonio Grasso, presidente di Zona, dottor Luigi Giuiusa, Cerimoniere del Club, dottor Paolo Giuliana, segretario, e il dottor Antonio Cassarà, socio. Molti i docenti che hanno seguito e apprezzato la relazione. Il presidente Stuppia ha brevemente presentato il relatore, sottolineando che è direttore della rivista del Distretto Sicilia 108Yb del Lions Club. Poi l’atteso intervento dell’esperto.
Con il supporto di alcuni video e snocciolando dati recenti, Pira si è soffermato su come spessissimo ormai la cronaca racconta casi di cyberbullismo e sexting. “Non possiamo rimanere a guardare – ha rilevato il docente universitario- dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze per evitare devianze che possono a volte risultare fatali, indurre al suicidio”.
Ed ha ancora aggiunto: «L'evoluzione continua della tecnologia sta modificando in modo profondo la società, il sistema di relazioni, di esercizio del potere, i valori di riferimento. Nascono nuove definizioni delle quali stiamo tutt'ora cercando di definire i contenuti: Mobile Born (i più piccoli capaci di usare tablet e smarphone meglio degli adulti), Digitali nativi (pre adolescenti e adolescenti), Immigrati Digitali (chi è stato costretto ad usare le nuove tecnologie per lavorare) e Famiglia digitale (dove i componenti dialogano attraverso la rete più che a casa o di persona).
La rete rappresenta un’occasione unica per tutti noi, in termini di conoscenza, ma questa condivisione della cultura e della conoscenza non deve diventare, invece, pericolosa nel momento in cui utilizziamo il web per delle devianze che non sono assolutamente sopportabili. Utilizzare i nuovi strumenti per vivere la propria dimensione.
Magari con il vantaggio che oggi con i calciatori puoi chattare sui social e non guardarli in una figurina. E che la bambola virtualmente puoi vestirla con capi di alta moda. Qualcosa è cambiato – ha concluso il professor Pira – ma non perdiamo il senso della comunità, anche sul web, che ci regalava il cortile».
Al termine dei lavori il Presidente del Lions Club Filippo Stuppia ha consegnato a Francesco Pira una targa ricordo. Ma c’è stato anche il tempo per una foto ricordo nella speciale cornice anti-cyberbullismo preparata con gran cura dal referente contro il bullismo dell’Istituto professor Gianfranco Rinaldi.