Paolo VI e mons. Romero canonizzati da papa Francesco

Paolo VI e mons. Romero canonizzati da papa Francesco

La Chiesa ha 7 nuovi santi, papa Paolo VI, monsignor Oscar Arnulfo Romero, don Francesco Spinelli, Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù, don Vincenzo Romano, suor Maria Caterina Kasper e Nunzio Sulprizio.

Papa Francesco li ha canonizzati il 14 ottobre a Piazza San Pietro davanti a 70.000 fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Fra le figure consegnate agli onori degli altari, le più popolari e conosciute sono certo quelle di Paolo VI, il pontefice del Concilio Vaticano II, e di mons. Romero, Arcivescovo di San Salvador; due religiosi che hanno vissuto da protagonisti le tragedie del loro tempo. Basti pensare all’uccisione di Aldo Moro avvenuta il 9 maggio 1978, che tanto scosse le coscienze di un’intera nazione e certo accelerò la morte di papa Montini, venuto a mancare 3 mesi più tardi (6 agosto 1978), dopo avere tentato inutilmente – struggente il suo appello fatto alle Brigate Rosse - di salvare la vita al grande statista, peraltro di lui amico.

Ma Paolo VI è stato anche il “papa degli operai”, il “papa degli artisti”, e il primo pontefice ad andare all’estero. Celebre il suo viaggio compiuto ad Israele, così come quello fatto alle Filippine, dove uscì ferito da un grave attentato.
Solenne e suggestivo l’ingresso di papa Francesco a Piazza San Pietro. Egli impugnava la croce astile che fu di Paolo VI e indossava le sue vesti liturgiche, mentre il cingolo macchiato di sangue era quello di monsignor Oscar Arnulfo Romero, che durante la sanguinosa guerra civile scoppiata nel suo Paese fu ucciso dagli squadroni della morte il 24 marzo 1980, perché sempre schierato da parte dei poveri e degli ultimi, e accusatore scomodo delle violenze e i soprusi dei potenti.

Ad assistere al rito di canonizzazione dei nuovi santi, insieme ai 267 padri sinodali con celebranti, c’erano le delegazioni ufficiali, tra cui quella italiana guidata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quella spagnola guidata dalla Regina Madre Sofia. Ma erano presenti anche i presidenti di El Salvador, Cile e Panama, nonché il ministro degli esteri francese.
Alla fine della celebrazione Francesco non ha deluso la folla festante dei fedeli e con la papa-mobile ha attraversato l’intera piazza sino a Via della Conciliazione per salutare la gente, che tanto lo ama e lo sostiene in questa sua missione di “spogliazione” e rinnovamento della Chiesa.