Seduta interlocutoria ieri sera in consiglio comunale sul rendiconto 2021 e l’adesione al pr-edissesto, anche se non è mancata la tensione in aula.
Dopo tre ore le opposizioni hanno fatto cadere il numero legale e tutto è stato rinviato a stasera. In aula sono rimasti solo gli 8 pro Greco ed i 2 civici di Una buona idea. Quest’ultima presenza, fra l’altro, confermerebbe che l'accordo che teneva uniti i 6 responsabili che facevano da stampella alla minoranza di governo, non c'è più e che ognuno procede per la propria strada, con esiti che possono risultare convergenti, così come divergenti.
Il dibattito, con momenti di dialettica in cui i toni si sono inevitabilmente alzati, è stato letteralmente dominato da un punto controverso, riguardante i 137 mila euro incassati ma non spesi dal settore dei servizi sociali. Per il collegio dei revisori, quella somma andava vincolata e quindi occorreva intervenire sul documento contabile.
Per il dirigente al bilancio, dott. Erba, la somma non verrà inserita in bilancio nell'esercizio successivo e quindi non c'è bisogno che il rendiconto torni indietro per essere corretto. Peraltro, ha ricordato il dirigente, c'è una diffida del commissario ad acta affinché il rendiconto venga approvato nei pochi giorni di tempo che rimangono a disposizione. Anche la segretaria generale, Carolina Ferro, ha concordato con la linea del dirigente al bilancio.
La stessa dott.ssa Ferro ha ribadito che in caso di mancata approvazione del rendiconto, il consiglio comunale non rischia lo scioglimento. In effetti, la normativa siciliana che per Statuto può discostarsi dalla normativa statale in materia di enti locali, prevede lo scioglimento del consiglio in caso di mancata approvazione del bilancio e non anche in caso di mancata approvazione del rendiconto.
A parere di chi scrive, però, insiste una circostanza che non andrebbe sottovalutata e che semmai meriterebbe di essere ulteriormente indagata ed approfondita. Va ricordato, infatti, che approfittando di una novità legislativa intervenuta lo scorso anno, l’approvazione del rendiconto 2021, i cui termini scadevano a fine aprile 2022, vale anche come approvazione del bilancio di previsione 2022-24, i cui termini scadevano a fine agosto 2022.
Per cui, in caso di mancata approvazione del rendiconto consuntivo 2021, di fatto anche il bilancio di previsione risulterebbe non approvato, col rischio in linea teorica che il commissario, che ha già diffidato l’organo consiliare, si sostituisca al consiglio comunale, aprendo la strada per lo scioglimento.
Tornando all’agone politico, se l'indirizzo del centrodestra, dem e progressisti, fosse replicato stasera, lasciando che sia questa decina di consiglieri ad approvare il rendiconto 2021 e l’adesione al pre-dissesto (così come magari i successivi strumenti finanziari, cioè rendiconto 2022, previsionale 2023-25 e piano di riequilibrio pluriennale), tutti gli occhi saranno puntati su Una buona idea.
Dopo le forti perplessità che lo stesso gruppo consiliare civico non ha esitato ad esternare ieri sera, assicureranno stasera in ogni caso i numeri per votare i due atti sopra richiamati ed inseriti all’ordine del giorno? E se fosse così, che senso avrebbe non rientrare in giunta con tutte le scarpe fino al termine del mandato?