La Guardia di Finanza di Gela ha fatto luce su una vicenda oscura attraverso un'indagine che ha portato alla segnalazione all'Autorità giudiziaria dirigenti, tecnici e amministratori comunali di Butera, presunti responsabile di un danno erariale accertato per oltre 8 milioni di euro.
La Guardia di Finanza ha indagato su input della Procura della Corte dei Conti di Palermo e parte dall'inizio dei lavori di costruzione dell'impianto di depurazione acque reflue e fognarie che risale al 2007. Il depuratore non sarebbe mai entrato in funzione, nonostante il fine lavori fosse stato fissato dopo 18 mesi dall'inizio, ovvero entro novembre del 2008.
Nel rapporto dei finanzieri si parla di "azioni negligenti e/o omissive di soggetti diversi, anche appartenenti alla pubblica amministrazione, correlate alla mancata funzionalità dell’impianto di depurazione del Comune di Butera". In particolare, I soggetti coinvolti per "responsabilità erariale" sono i responsabili unici del procedimento (Rup) pro tempore, il progettista e direttore dei Lavori, i legali rappresentanti delle imprese riunitesi nell’A.T.I. (associazione temporanea d'imprese) esecutrice dei lavori, il collaudatore tecnico-amministrativo dei lavori, il responsabile del Settore tTecnico pro tempore del Comune di Butera, i sindaci pro tempore del Comune di Butera, i funzionari della Regione Siciliana pro tempore ed in particolare, il dirigente dell’Ispettorato regionale tecnico e i dirigenti del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti.
I particolari sulle indagini nell'edizione del "Corriere di Gela", in edicola domani in città e nel comprensorio.