Alberghiero "Sturzo" di Gela, lezione alle cantine "Principi di Butera"

Alberghiero "Sturzo" di Gela, lezione alle cantine "Principi di Butera"

Prosegue il percorso formativo degli studenti dell’alberghiero serale alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio e continuano le attività volte alla formazione di figure sempre più professionali.
Insegnare a comunicare il vino significa insegnare a comunicare la cultura perché il vino è un bene culturale del nostro paese ed è pertanto auspicabile la promozione della cultura enologica.

Si è svolta pochi giorni fa la visita degli studenti dell’alberghiero di Gela Serale presso la tenuta “Principi di Butera”.
Accompagnati dai loro docenti, gli allievi, accolti dal Sommelier e Responsabile Comunicazione dell’Azienda, hanno visitato i vigneti e le cantine. I vigneti aziendali, che forniscono il 100% dell’uva vinificata e del vino imbottigliato, sono coltivati a Chardonnay, Merlot, Cabarnet e Nero d’Avola. Le degustazioni di alcuni prodotti di punta della cantina sono state rivolte all’affinamento delle abilità sensoriali di individuazione delle qualità dei prodotti.

Ieri, invece, è stata svolta una nuova attività di alto contenuto formativo. Presso i locali dello stesso Istituto siti in via Liszt, prossimi a quelli del comando dei VV. del Fuoco e dell’ufficio tecnico comunale, si è svolta la prima lezione del dott. Marco Parisi, enologo palermitano di consolidata esperienza maturata in note cantine siciliane.
L’intervento del dott. Parisi è stato rivolto ai concetti elementari di viticoltura, alla composizione strutturale dell'uva. Si è trattato anche della maturazione e dei processi biologici della vinificazione.

E’ fondamentale che chi si occupa di ristorazione venga formato in questo senso. Per tale ragione seguiranno altre lezioni rivolte, ad esempio a illustrare la fisiologia dei sensi e le soglie gustative, l’anatomia e la fisiologia. Tutto finalizzato ad riconoscere e valorizzare le eccellenze che il territorio è in grado di esprimere.
Il gruppo di docenti referenti per il serale e la dirigenza nella persona del prof. Grazio di Bartolo, sono fermamente convinti che la Scuola Alberghiera, al fine di professionalizzare al massimo livello gli allievi, debba promuovere momenti formativi di alto profilo con professionalità riconosciute in vari settori e in special modo nell’enogastronomia.

E’ necessario “fare sistema” in modo che si possa interagire in modo originale e vantaggioso, per e con il proprio territorio. Non si può scindere la promozione del vino da quella del territorio in cui viene prodotto, ricco di storia, arte e cultura. Si tratta di un concetto ormai noto, che deve trovare un’applicazione reale e quotidiana.
Secondo studi recenti il vino è capace di muovere notevoli flussi turistici.

E’ notorio che l’interesse per il vino è in aumento, come dimostrano sia l’incremento delle richieste di degustazioni e di visite guidate alle cantine, sia il numero di bottiglie direttamente vendute. Per raggiungere l’obiettivo di far conoscere sempre più il territorio e il suo vino, è necessario che i soggetti del territorio come il Comune, le istituzioni, le associazioni e i privati facciano sistema. La case history di molte località dimostra come il vino sia capace di portare vantaggi e benefici all’economia dell’intera comunità locale. Un circolo virtuoso che funziona a patto che i soggetti pubblici e privati dialoghino costantemente e quindi facciano sistema.


Relativamente al contributo dei privati in Sicilia è emblematico il caso di un’azienda vitivinicola che ha sponsorizzato e raccolto fondi per il malandato Parco archeologico di Selinunte. Tutto nasce da un progetto lanciato da una cantina, che prevedeva di finanziare i restauri e avviare una campagna di promozione e raccolta fondi in favore del sito archeologico. L’idea era di aiutare i Beni Culturali e lo sviluppo turistico del territorio, attraverso attività di marketing aziendali, con l’attivo coinvolgimento dei consumatori. e dopo più di un anno di lavoro si è riusciti a firmare un contratto in cui un privato aiuta lo Stato e i Beni Culturali. Ci auguriamo che questo apra le porte ad altri accordi che aiutino la manutenzione dei tanti beni culturali della Sicilia e lo sviluppo economico e turistico del territorio.