Tre-righe-tre per annunciare che l’iter procedurale per rendere fruibile il porto rifugio ha fatto un altro passo in avanti.
Il comunicato reca la data dell’11 febbraio scorso e arriva dall’Ufficio di Gabinetto del sindaco Greco, che lo sottoscrive.
«Il Ministero dell’Ambiente – c’è scritto nella nota stampa – ha emesso il parere favorevole Via/Vas riguardante il Porto Rifugio; rimane in sospeso il rilascio del Decreto da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti per concludere l’iter autorizzativo». Il comunicato è tutto qui.
Bene ha fatto il sindaco a non farsi prendere la mano da facili ed entusiastiche previsioni, in quantochè, con i tempi che corrono e con la burocrazia che l’ente Comune (e non solo) si ritrova, non si sa dove vanno a sbattere le opere pubbliche.
In un’intervista – verba volant – si è lasciato andare in effetti in una incauta previsione: entro sei mesi Gela riavrà il suo porto. Sei mesi? Forse voleva dire che fra sei mesi si concluderà la procedura per mandare in gara i lavori. Che per prassi, specie dalle nostre parti, si sa quando cominciano ma non si sa quando finiscono. Meglio non prendere in giro la gente.