Le persone disabili, pur essendo a tutti gli effetti membri della società, spesso si trovano a vivere situazioni d’isolamento ed emarginazione per via del gran numero di ostacoli - fisici, istituzionali, culturali e psicologici.
L’associazione Orizzonte nasce, come si vede dal logo, nel 1996 con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale attraverso lo sport. Perseguire l'inclusione sociale delle persone disabili significa soddisfare due requisiti fondamentali, in assenza dei quali, difficilmente il processo d’integrazione potrà definirsi tale:
1) Un ambiente culturalmente idoneo ad accogliere le persone con diversità;
2) Il conseguimento dei potenziali minimi (lo sviluppo delle capacità minime) relativi all'autonomia (individuale e relazionale), ovvero che la persona disabile possieda una gamma di abilità funzionali a soddisfare le principali richieste ambientali.
A Gela è nato lo sport unificato, come ha detto il Vicepresidente Nazionale di Special Olympics Prof. Alessandro Palazzotti, e grazie ai mezzi di comunicazione abbiamo contribuito a fare attenzionare le problematiche dei soggetti con disabilitò intellettiva ma ancora non ci sono le giuste attenzione per modificare una cultura assistenziale e pietistica rispetto a quella di valorizzazione ed una completa inclusione sociale.
Ma cosa spinge dopo 23 anni di successi sportivi e di molteplice difficoltà a continuare a lottare per diffondere e fare capire l’importanza del programma special Olympics? sono le storie giornalmente vissute con i nostri atleti, per esempio quelle di L. C. un bambino di 8 anni e Valentina. L…che all’età di 10 mesi si presenta in associazione con i genitori visibilmente provati, consigliati da un fisioterapista che con la sola fisioterapia non aveva successi, se non a migliorare lievemente l’ipotonia; ed i medici avevano escluso la possibilità di camminare. E bene, circa un mese fa ho comunicato all’addetto stampa a Roma di special Olympics che a giugno ai giochi Nazionali parteciperà in atletica leggera, L. non solo cammina ma correrà.
Quella di Valentina Costa è una lunga storia, dopo il pellegrinare dei genitori, dall’’Aias ad un centro specializzato a Pisa, dove per un periodo si sono trasferiti con tutta la famiglia, tornati con un quadro clinico di incompleta autonomia fisica e psicologica abbiamo iniziato con il nuoto, poi con le bocce, ed oggi si alza dalla sedia a rotelle e da poco ha un deambulatore, indubbiamente continuiamo a perseguire altri traguardi.
Pertanto, attraverso il programma di Special Olympics oltre a fare sport, socializzazione ed inclusione si migliora la salute dei nostri atleti.
Il nostro è un programma che va oltre lo sport, come dimostra la partecipazione al Palio dell’Alemanna, un’altra sfida, impensabile anche per i genitori che grazie all’ azienda Ecoplast di gela che ci ha donato dei contenitori di plastica, li abbiamo trasformati insieme ai nostri atleti in strumenti a percussione, ed abbiamo partecipato al Palio dell’Alemanna, dimostrando ancora una volta che l’inclusione è possibile se dietro c’è un’idea ed un programma di valorizzazione, di rispetto dei soggetti con disabilità intellettiva.
Mi auguro che quest’anno con l’aiuto della città, l’associazione Orizzonte possa partecipare a giugno ai giochi Nazionali che si svolgeranno a Varese, con squadre unificate in tutte le discipline sportive, facendo diventare Gela la città più inclusiva dell’Italia.
Natale Saluci - Presidente Asd Orizzonte