Versi di luce, felice incontro fra Cinema e Poesia

Versi di luce, felice incontro fra Cinema e Poesia

Alla sua  IV edizione, il Festival del cortometraggio “Versi di luce”, incardinato nella X Edizione del Festival di Cinema e poesia di Modica, anche quest’anno ha sorpreso per la qualità delle proposte.

La kermesse, che ha visto vincitore assoluto il film “Siyah Karga” di Tayfur Aydin,  si è svolta dal 18 al 21 marzo nella ex chiesa di San Giovanni, curata daElio Cassarino, e si è distinta appunto per i contenuti narrativi e tecnici dei cortometraggi in gara. Ma anche perché questo festival celebra come pochi altri la videopoesia, la videoarte e i videoclip. Il “Versi di Luce Festival” è nato 10 anni fa da un'idea di Tiziana Spadaro Stornello che a Modica, per celebrare la figura di Salvatore Quasimodo, ha saputo creare un concorso per audiovisivi capace di dare attraverso il supporto delle immagini anima e corpo alla poesia. In finale, dopo una lunga selezione (2.500 gli audiovisivi in concorso quest’anno), abbiamo visto a Gela 17 film, di cui 12 prodotti all’estero e 5 in Italia.

Nella serata conclusiva in particolare il pubblico ha potuto applaudire 8 cortometraggi, sebbene alla fine soltanto quattro siano state le pellicole che più hanno attirato l’attenzione delle giurie degli esperti, della stampa e quella degli spettatori. Parliamo di 2 film iraniani “Impression” di Hossein Ershadi e “Save me” di Moshen Nabavi. Quest’ultimo, pur essendo a mio modo di vedere il migliore film del festival in assoluto, sia per la tematica affrontata molto attuale (la strage degli orsi da parte dei bracconieri), sia per la incredibile bellezza della fotografia, ha ottenuto consensi ma non è stato premiato né dalla giura degli esperti, né da quella popolare.

Piuttosto sono risultati vincitori fra i corti: “Mankurt” (Regno Unito) di Ermna Takenova  (giuria esperti e popolare), e “Liebesbrief” (Germania) di Marcus Hanisch (giuria della stampa). Al Civico 111, nella serata del 19 marzo, sono stati invece premiati nella sezione video arte/video poesia “The Dance of Living Stones” (Usa) di A. De Grande e nella sezione videoclip “La Cumbia de tu Hermana (Francia), bellissimo e trascinante film di animazione di Isabel Loyer. Da citare anche il cortometraggio italiano “Nuvola”, diretto da Giulio Mastromauro, prodotto dall’Apulia Film Commission, se non altro per la bella interpretazione di Mimmo Cuticchio (il re palermitano dell’Opra dei Pupi), che non a caso è stato premiato a Modica come migliore attore di questa edizione del Festival.  Bravoil registaad avere saputo sfruttare la bellezza del volto “nobile e antico” di Cuticchio, valorizzandone i tratti con tanti bei primi piani.


“Versi di luce”, facente parte del coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, riconosciuto dalla Direzione Generale del Cinema, Dipartimento dello Spettacolo e promosso dalla FICC e dall’associazione “Stella Maris”, ha avuto pure il patrocinio del Comune di Gela. La risposta del pubblico, ad onor del vero, non è stata adeguata alla qualità della proposta. I giovani quasi del tutto assenti. Ma questo non sorprende, conoscendo la povertà culturale di questo territorio che investe trasversalmente tutte le classi sociali, a prescindere dal grado di istruzione. Rimane da lodare l’iniziativa, anche per la particolarità di questo festival, che – come già detto – è un felice abbinamento di cinema e poesia.

Quest’anno poi gli organizzatori hanno voluto attenzionare meglio l’opera di Salvatore Quasimodo, il Premio Nobel della Letteratura che visse anche a Gela , sebbene mai nessuno parli  di questa importante presenza avuta nella nostra città. La speranza è che si possa recuperare al pubblico e soprattutto ai giovani questa grande figura. Rimane da dire che le sculture raffiguranti il toro antropomorfo, simbolo della Gela classica, con le quali sono stati premiati i vincitori, sono stati realizzati dall’artista Roberto Tascone. Le tre giornate di “Versi di luce” hanno visto come brava e brillante conduttrice la giornalista Daniela Pellegrino.