La Biblioteca Invisibile/Il  ritorno del romanzo epistolare

La Biblioteca Invisibile/Il  ritorno del romanzo epistolare

Echoes Across Continents, pubblicato a New York da CrossCultural Press, si propone come un moderno romanzo epistolare – con evidenti richiami tematici e strutturali al modello settecentesco di Rousseau e Sade – che esplora con acutezza e sensibilità le intersezioni di culture, linguaggi e cuori.

Gli autori, Ji-hyun Park e Tomáš Novák, rispettivamente una scrittrice della Corea del Sud e un giornalista-scrittore della Repubblica Ceca, entrambi residenti negli Stati Uniti, tessono una narrazione vibrante che riflette le loro esperienze personali e la complessità delle relazioni interculturali nell’era digitale.

Il romanzo, che merita di essere quanto prima tradotto in italiano, inizia con il fortuito incontro online tra Mia e Leo su un forum letterario, che rapidamente si trasforma in un intenso scambio di email, messaggi di WhatsApp, e post di blog.

La trama si dipana attraverso le loro comunicazioni, che non solo trascendono ma anche rivelano i limiti imposti da  oceani interposti e da rigide tradizioni culturali. Questo primo approccio al libro ci presenta una narrazione che non solo cattura per la sua immediatezza e sincerità, ma anche per la sua capacità di esplorare temi profondi come l’identità, la solitudine e la comprensione attraverso il prisma della moderna comunicazione digitale. Nel proseguo della recensione, esamineremo come questi temi si sviluppano attraverso la struttura del romanzo e influenzano la trasformazione dei personaggi e della loro relazione.

Nella seconda sezione (capitoli 4-6), Mia e Leo approfondiscono il loro legame attraverso scambi che si fanno sempre più intimi e personali. Mentre i due protagonisti continuano a esplorare le proprie identità e differenze culturali, il loro dialogo si arricchisce di temi che spaziano dalla sessualità alla politica, evidenziando sia la distanza che l’intimità che può nascere attraverso la comunicazione digitale. Per esempio, nel quarto capitolo Mia e Leo iniziano a condividere e commentare video porno in chiave semiotica e antropologica, riflettendo sulle rappresentazioni mediatiche della sessualità e sui loro specifici codici culturali.

Questo scambio diventa un terreno fertile per discussioni sulle norme sociali e le aspettative che entrambi sperimentano nei loro rispettivi contesti. La tensione aumenta quando Mia affronta le reazioni negative della sua comunità a Seoul dopo aver rivelato alcuni dettagli della sua vita privata a Leo. 

Il sostegno di Leo diventa cruciale, ma la distanza fisica impone limiti alla consolazione che può offrire. La relazione tra Mia e Leo è messa così alla prova da un intenso scambio su un argomento socio-politico controverso. Le differenze nelle loro visioni del mondo emergono chiaramente, costringendo entrambi a riflettere sulla sostenibilità di una relazione che si nutre solo di scambi digitali.

Questa sezione del romanzo non solo intensifica il legame tra Mia e Leo, ma li costringe anche a navigare nelle acque agitate della complessità delle loro realtà personali e culturali. Gli autori utilizzano la struttura epistolare moderna per esplorare come la tecnologia possa servire sia come ponte che come barriera, riflettendo sui limiti della connessione umana nell’era digitale.

Nel cuore del romanzo (sezione terza, capp. 7-9), Mia e Leo si avvicinano al momento tanto atteso del loro incontro di persona. Questa sezione esplora le emozioni e le logistiche che circondano la preparazione e la realizzazione di questo evento significativo, evidenziando sia le speranze che le paure associate alla trasformazione della loro relazione da virtuale a fisica. Nel cap. 7, Leo prende l’iniziativa di visitare Mia a Seoul, pianificando il viaggio nei minimi dettagli per cercare di mitigare l’ansia che entrambi provano all’idea di incontrarsi.

Preparano insieme un itinerario che includa sia momenti di intimità che occasioni per esplorare la città insieme. “Mentre pianifico ogni passo verso di te, ogni dettaglio mi sembra un ponte tra i nostri mondi” (p. 152), dice, a sottolineare che il loro è un incontro tra culture diverse, con lui laico e disincantato medico quasi kunderiano e lei donna insegnante inserita in un contesto di tradizioni che rispetta e che tuttavia vive come soffocanti. L’incontro tra Mia e Leo (cap. 8) è così carico di emozioni contrastanti.

La gioia del riunirsi è temperata dalla realtà delle loro differenze e delle aspettative costruite durante mesi di comunicazione a distanza. Passano giorni a esplorare Seoul, discutendo apertamente delle loro vite e del futuro.  Dopo la partenza di Leo, la giovane donna si trova a riflettere sulla sua situazione personale e sulla sua relazione con Leo. Le discussioni che hanno avuto durante la visita, particolarmente quelle riguardanti il loro futuro insieme, la spingono a considerare cambiamenti significativi nella sua vita.

Questa sezione del romanzo si approfondisce nei dettagli emotivi e pratici dell’incontro, esplorando come la realtà dell’essere insieme possa differire dalle aspettative costruite in un contesto virtuale. Gli autori tratteggiano con sensibilità la complessità di un amore che deve affrontare non solo la distanza fisica ma anche quella emotiva e culturale, sottolineando la crescita personale che deriva dal confrontarsi con queste sfide.

La sezione conclusiva del romanzo (capp. 10-12) si concentra sulla stabilizzazione della relazione tra Mia e Leo dopo il loro incontro e sulle decisioni cruciali che prendono riguardo al loro futuro insieme. La narrazione si approfondisce nel mostrare come la coppia lavori per superare le sfide e costruire una base solida per una vita condivisa. Dopo aver elaborato le esperienze e le emozioni del loro incontro, Mia e Leo iniziano a pianificare seriamente il futuro. Leo propone a Mia di trasferirsi a Praga, dove potrebbero vivere insieme. Mia, conscia delle grandi implicazioni di tale mossa, riflette sul suo percorso e sulle possibili ripercussioni personali e familiari.

Mia inizia il complesso processo di trasferimento, affrontando sia le barriere burocratiche che emotive. La coppia lavora insieme a distanza per organizzare ogni dettaglio, dal lavoro di Mia al nuovo ambiente domestico a Praga. Le discussioni sono intense e spesso cariche di ansia ma anche di speranza. Mia arriva finalmente a Praga, e il capitolo 12 descrive i loro primi giorni insieme nella loro nuova casa. La gioia del ricongiungimento si mescola con la realtà delle sfide quotidiane di adattamento per Mia in un nuovo paese.

Questa sezione finale del romanzo non solo porta a compimento la trama principale, ma offre anche una visione ottimistica e realistica delle dinamiche di una relazione interculturale e a distanza che si trasforma in una convivenza. Gli autori descrivono con cura i dettagli emotivi e pratici del fare vita insieme, sottolineando l’importanza del supporto, della comprensione e della crescita reciproca in una partnership amorevole.

Echoes Across Continents si distingue non solo per il suo contenuto emotivamente articolato e culturalmente profondo, ma anche per le sue scelte stilistiche e formali innovative che arricchiscono la narrazione. Utilizzando la forma del romanzo epistolare moderno, gli autori riescono a esplorare la complessità delle relazioni interculturali nell’era digitale con una freschezza e autenticità notevoli.

La scelta di strutturare il romanzo attraverso email, messaggi di WhatsApp e post di blog è particolarmente efficace per riflettere la realtà contemporanea delle comunicazioni digitali. Questa forma permette agli autori di esplorare in tempo quasi reale le dinamiche emotive e psicologiche dei protagonisti, offrendo ai lettori una finestra diretta sui loro pensieri più intimi e istantanei. La narrazione diventa così vibrante e immediata, riflettendo l’intensità e la velocità delle relazioni moderne.

Alternando i punti di vista di Mia e Leo, il romanzo fornisce una polifonia che arricchisce la trama, permettendo ai lettori di comprendere a fondo entrambi i personaggi. Questa scelta formale non solo mantiene il ritmo narrativo sempre dinamico e coinvolgente, ma aiuta anche a costruire un’empatia profonda per entrambi i protagonisti, esplorando le loro sfide e crescita personale in maniera equilibrata. L’uso di un linguaggio chiaro e diretto, inoltre, contribuisce a rendere le interazioni tra Mia e Leo realistiche e credibili.

Gli autori hanno evitato di idealizzare la loro storia d’amore, scegliendo invece di rappresentare con onestà le difficoltà e i malintesi che spesso accompagnano le relazioni a distanza. Il romanzo, infine, non si limita a raccontare una storia d’amore interculturale, ma si immerge anche in discussioni filosofiche su identità e cultura, nonché sull’impatto della globalizzazione sulle relazioni personali.  [In copertina: Jun Won Lee, 50 Totem, 2022. Korean Art London].