“Dante tra Cinema e Letteratura” è stato il tema della quarta edizione del “Dantedì” svoltosi sabato scorso al liceo classico “Eschilo”.
La giornata si è aperta con i saluti del dirigente scolastico Maurizio Tedesco che ha introdotto gli interventi della giornalista dell'Osservatore Romano Silvia Guidi e del regista Gianni Virgadaula di cui è stato presentato lo speciale “Avati racconta Dante”. Ma a nobilitare l'evento è stato Pupi Avati intervenuto in videoconferenza (nella foto conGianni Virgadaula).
Il maestro bolognese ha raccontato i 20 anni che ha dovuto impiegare per arrivare a coronare il sogno di girare il suo film sul Sommo Poeta. E ad ispirare la sua pellicola è stato il “Trattatello in laude di Dante” di Giovanni Boccaccio, il “certaldese” cui va il merito di avere riabilitato la figura dell'Alighieri dal suo infelice destino e avere per primo promulgato la Divina Commedia. Un intervento appassionato e ricco di sfumature quello di Avati, che poi ha risposto alle domande degli studenti, e non ha mancato in chiusura di lodare la grandezza della Sicilia e la sua ricchezza culturale che ne fanno la culla e la sintesi di tutte le civiltà.
A chiusura del “Dantedì” Virgadaula ha donato alla biblioteca del liceo una copia originale della sceneggiatura “Dante”, sulla quale ha lavorato Avati per realizzare il film, sicuramente la sua opera più matura e sentita; un capolavoro applaudito recentemente anche a New York.
Pienamente riuscita e ben ritmata, la giornata dedicata a Dante ha visto protagonisti anche gli studenti che si sono cimentati in alcuni siparietti recitati, cantati e ballati, attraverso cui hanno potuto dimostrare tutto il loro talento.