E’ andata molto oltre le più rosee aspettative, con il (quasi) tutto esaurito al teatro Eschilo, cornice ideale scelta per ospitare la proiezione pubblica per docu-film realizzato dagli studenti del Liceo scientifico e linguistico “Vittorini” di Gela, diretto dalla preside Angela Tucio.
C’era molta attesa per l’evento conclusivo del 15 ottobre scorso, che ha visto impegnato anche il Dipartimento Scienze umanistiche dell’Università di Catania.
Come si legge in una nota stampa degli organizzatori, «Il docu-film è il prodotto finale di un articolato progetto didattico che ha impegnato 11 insegnanti e 40 studenti e che ha previsto un corso di formazione per i docenti, condotto da professori di università italiane e straniere, Memory e Future Lab dedicati agli alunni per approfondire e comprendere la recente storia della città prima e dopo l'industrializzazione e, infine, laboratori tematici sulle tecniche di raccolta delle storie di vita, condotti dall'esperto film-maker Andrea Giannone.
Il percorso è stato curato dal prof. Alessandro Lutri, ordinario di Antropologia presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania e coordinatore del progetto interdipartimentale "Reverse, the antropocene upside down" e dalla storica e regista di Cliomedia Public History, prof.ssa Chiara Ottaviano, la quale ha così commentato l’evento: «L’idea del documentario è nata all’interno di un laboratorio scolastico di pubblic history dal titolo “Memory Lab”, un incontro di generazioni. “Volevamo far scoprire ai ragazzi quale fosse la loro realtà attraverso la ricerca di testimonianze dirette. Attravero il materiale dell’archivio che Eni ci ha fornito siamo riusciti a fare un ottimo lavoro».
"Sconvolgimenti", presentato con successo giorno 24 settembre presso il Monastero dei Benedettini all'interno del Primo Convegno Nazionale di Storia Ambientale, verrà presentato alla comunità scolastica e alla cittadinanza tutta giorno 15 ottobre alle ore 16.30 presso il teatro Eschilo, alla presenza dei docenti universitari, delle istituzioni, dei vertici Eni e delle associazioni del territorio.
Questo è stato il commento dell’ing. Walter Rizzi, presidente della Raffineria di Gela:
«I ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente. Il loro racconto si ferma al 2014 ma Eni è ancora qui e vuole fortemente investire e non abbandonare questo territorio per dare a questi stessi giovani la possibilità di avere un futuro nella loro città».