La gara biennale di italiano dedicata esclusivamente al modo verbale, ideata nel 2010 dall'insegnante Rosalba Occhipinti Lana, è giunta alla sua quinta edizione ed è promossa dal IV circolo didattico "Luigi Capuana".
Il concorso, riservato agli alunni delle classi V delle scuole primarie della Sicilia, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. Ad illustrare i dettagli dell'avviso di partecipazione, insieme con il comitato promotore della manifestazione, sono stati il dirigente scolastico Agata Gueli ed il giornalista Franco Infurna, presidente della commissione.
«Con rinnovato entusiasmo – dice la Gueli – questa scuola conferma la sua ormai lunga tradizione nell'organizzazione dell'agone. La gara sarà un'occasione per l'Istituto ed i suoi alunni per confrontarsi, crescere e migliorare il linguaggio sia parlato che scritto con l'utilizzo di questo modo verbale tanto elegante, quanto talvolta impegnativo.
Di fronte al dilagante impoverimento della lingua italiana, che registra l'utilizzo di un linguaggio sempre più legato a una sintassi spesso scorretta e ad uso improprio dei tempi verbali – continua la dirigente Gueli – questo concorso si pone come una sorta di memento per le nuove generazioni. Coltiviamo il gusto per il bello soprattutto della bellezza della nostra lingua, del nostro idioma che ha il suo punto di riferimento nel sommo poeta Dante.
Non a caso – dice ancora la preside – abbiamo scelto come data per la prova, il 25 marzo che da quest'anno è "Dantedí", Giornata nazionale dedicata al poeta. La scuola ha il compito precipuo di insistere costantemente a divulgare un corretto uso della lingua, soprattutto per le nuove generazioni, quelle dei nativi digitali che utilizzano un linguaggio veloce, fatto di immagini, emoticon e continue abbreviazioni. Continuiamo – conclude la Gueli – questa bellissima avventura dell'agone che coinvolge, oltre agli alunni, un comitato di docenti appassionati ed entusiasti».
«In Italia, come da più tempo in Francia, è in corso – dichiara Franco Infurna – un animato dibattito sulla opportunità di utilizzare l'indicativo al posto del congiuntivo, che molti non usano correttamente per la complessità delle regole che lo caratterizzano. Ma usare un modo verbale al posto di un altro comporta un impoverimento della lingua italiana, la rinuncia a una forma espressiva che descrive con maggiore esattezza l'azione dando all'espressione eleganza, bellezza e ricchezza linguistica. Come potrà mai – si chiede Infurna – l'indicativo esprimere con chiarezza ipotesi e previsioni nel ragionamento?
Senza dimenticare che l'uso corretto del congiuntivo, se eliminato dai programmi di studio, rischia di diventare nella società un tratto distintivo coltivato solo da certe fasce sociali elevate che possono accedere a costose ed elitarie scuole private, molto legate alle tradizioni. Non ripetiamo l'errore dell'abolizione del latino».
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro e non oltre le 14.00 di venerdì 28 febbraio, presso la segreteria del circolo didattico di via Palazzi, 148 o tramite mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L'agone si svolgerà il prossimo 25 marzo.