A Salvatore Ferlita (nella foto) il Premio della Cultura “Salvatore Zuppardo” nell’ambito della XIX edizione del Premio Nazionale “La Gorgone d’Oro” di Gela.
Lo ha stabilito la commissione del premio, presieduta da Andrea Cassisi, e promosso dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana di Gela. Ferlita, classe 1974, è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi di Enna Kore.
Critico letterario e saggista (da anni collabora con “la Repubblica”, edizione siciliana), responsabile di diverse collane editoriali, è presidente del premio Racalmare-Leonardo Sciascia e direttore artistico del teatro L’idea di Sambuca.
Si occupa di scrittori a cavallo tra la fine dell’Ottocento e il secolo successivo, con particolare attenzione nei confronti degli autori dimenticati, irregolari, anticanonici.
Ha scritto, tra l’altro, “I soliti ignoti” (Dario Flaccovio 2005), con la prefazione di Andrea Camilleri, “Sperimentalismo e avanguardia” (Sellerio 2008), “Contro l’espressionismo.
Dimenticare Gadda e la sua eterna funzione” (Liguori 2011), “Le arance non raccolte. Scrittori siciliani del Novecento” (2011), “Palermo di carta. Mappa letteraria della città” (il Palindromo 2013), “La fine del tempo. Apocalisse e post-apocalisse nella narrativa novecentesca” (FrancoAngeli 2015, assieme a Fabio La Mantia), “Letture ricreative. Traiettorie e costellazioni letterarie” (il Palindromo 2016), “La maestra portava carbone. Quando la Scuola diventa cattiva” (Torri del Vento 2018, assieme a Giuseppe Maurizio Piscopo) e “Il libro è una strana trottola. Genesi e trasformazione della parola letteraria” (il Palindromo 2018).