La stagione del Gela inizia nel peggiore dei modi e non tanto per la sconfitta al “Presti” per 0-2 contro lo Sciacca nell’andata di Coppa, ma come questa sia maturata: i biancazzurri non si sono letteralmente presentati in campo, in balia degli avversari dal primo al novantesimo minuto, correndo anche il rischio di un passivo più pesante, che sarebbe stato comunque meritato dalla squadra di Galfano.
Gela senza idee, gioco e con una condizione atletica precaria e questo aspetto è il più allarmante, considerando che tra sette giorni da Casteldaccia parte il campionato. Degli undici scesi in campo si salva solo il giovane portiere classe 2006 Colace, che ha fatto segnare un paio di interventi degli di nota.
Degli altri nuovi arrivati si può dire poco o nulla, perché poco o nulla è stato fatto. Difesa in difficoltà sugli esterni con Camara e Caronia immarcabili e abili a portare a segno Niosi in occasione del primo gol, Concialdi padrone del centrocampo. Pensabene si dice comunque ottimista per il ritorno, domenica 8 settembre sul neutro di Mazara del Vallo.
Servirà un’impresa se questi sono i presupposti, con la nota positiva che ci sarà tutta la rosa a disposizione, compresi Ficarotta, Savasta e Tuvè e forse anche Prestia. Se basteranno loro ed una settimana di allenamento per risollevare la situazione sarà difficile dirlo, ma quello che si è visto domenica vale già come un piccolo campanello di allarme, in vista di un campionato in cui il Gela, almeno sulla carta, è chiamato a far da padrone.
Nota a margine, la contestazione dei tifosi a fine partita, conferma che le aspettative – giustamente – sono alte e che anche la Coppa può essere importante ed in Società, seppur non ufficialmente, questa era stata dichiarata e lo è tuttora dichiarata come obiettivo. Urge un cambio di rotta, per dare un senso alle aspettative, per richiamare in massa il pubblico e per affrontare nel migliore dei modi la stagione. (nella foto Giuseppe Zappalà)