Più di sei mesi di incontri, telefonate e riunioni più delle volte mantenute segrete e nel momento di chiudere gli accordi, nulla di fatto.
È questo l’epilogo della trattativa tra Marco Scerra e Maurizio Melfa, che avrebbe portato alla fusione tra il Gela Fc e l’Ssd Gela, le due principali società calcistiche della città. Da ottobre, erano iniziate a circolare le voci su una possibile unione tra le due realtà – che già in passato erano state vicine ad una possibile unione ma senza arrivare ad un dunque – rumors che nel corso dei mesi si sono fatti sempre più insistenti con i rispettivi campionati, Eccellenza per i gialloneri e Promozione per i biancazzurri, in corso.
Durante l’anno però da entrambe le parti è stato mantenuto il silenzio, manifestando soltanto stima e rispetto reciproco, lasciando intendere che nulla sarebbe stato confermato fino alla fine dei rispettivi impegni, col Gela Fc retrocesso e l’Ssd Gela eliminata nella finale playoff. Nei giorni antecedenti alle due rispettive finali, poi perse, si sono intensificati gli incontri e tutto ormai sembrava presagire ad una fumata bianca.
I verdetti dei campionati, verosimilmente, hanno spinto le due compagini a velocizzare i tempi della chiusura, ma allo stesso tempo potrebbero aver portato alla mancata stretta di mano definitiva, ritrovandosi le due realtà nello stesso campionato, ossia quello di Promozione. È innegabile, che se almeno una delle due avesse conquistato o mantenuto l’accesso nella massima serie regionale, sarebbero cambiate le carte in tavola e anche si sarebbe arrivati agevolmente ad un accordo.
Venerdì 12 la svolta definitiva alla trattativa, con un incontro avvenuto nella sede della Meic Services, a cui hanno partecipato le due dirigenze al completo. Una riunione che sarebbe servita a sigillare l’unione – che avrebbe riguardato soltanto il calcio a 11 e non gli altri sport – ma dopo più di un’ora le parti chiamate in causa non sono arrivate ad un accordo definitivo e la fumata dacché sembrava bianca è diventata inesorabilmente nera.
Tutto saltato e amici come prima. A far saltare il banco le cariche di quella che sarebbe stato il nuovo staff tecnico della squadra che si sarebbe venuta a creare. I ruoli per i quali si è a lungo discusso sono i principali: allenatore, direttore sportivo e direttore generale.
Il Gela Fc oltre al proprio titolo, ha messo sul piatto il settore giovanile - tra i migliori a livello regionale entrato a far parte dell’elité – con staff compreso capitanato da Giuseppe Di Natale. Per il ruolo di direttore generale piena fiducia all’avv. Salsetta e per il ruolo di direttore sportivo unico nome quello di Alessandro Bonaffini che, con i suoi innesti nel mercato di riparazione, stava quasi per consentire alla società di raggiungere la salvezza. Come allenatore primo nome quello di Andrea Pensabene, anche se non prioritario ai fini dell’accordo.
«La fusione – afferma il presidente Marco Scerra – anche se mi piacerebbe definirla stretta collaborazione tra più parti, è saltata per mancanza di accordo sullo staff tecnico e sui ruoli chiave. Noi come Gela FC ci siamo messi a completa disposizione dell’altra Società al fine di raggiungere un accordo che potesse essere utile per la città, è inutile negarlo che l’unione di più forze consentirebbe una maggiore possibilità di raggiungere palcoscenici che Gela merita. Dal canto nostro, abbiamo messo a disposizione tutte le nostre risorse dirigenziali e tecniche, non precludendoci la possibilità di cambiare in qualche ruolo, purché la scelta fatta fosse condivisa da entrambe le parti.
Ho piena fiducia nel mio staff, dal direttore generale al direttore sportivo e ho grande stima per l’intero staff Giovanile che ha ottenuto e sta ottenendo risultati importanti. Sul nome dell’allenatore e del ds noi non abbiamo messo imposizioni in particolare su quest’ultima carica perché come potrebbe essere Pensabene potrebbe essere anche un altro guardandosi intorno, però allo stesso tempo è evidente come si debba dare un segnale forte e di cambiamento dopo due stagioni fallimentari, perché per me – continua – se non raggiungi la salvezza in Eccellenza o conquisti l’accesso attraverso i playoff, di fallimento si tratta.
Per cui, presentarsi con gli stessi nomi della passata stagione, a mio modo di vedere sarebbe stato un errore e non voglio commettere più lo stesso sbaglio fatto la scorsa estate. Ovviamente, ci tengo a sottolineare, che ho massima stima nei confronti di Andrea Pensabene e Mirko Fausciana, così come per tutta la Società biancazzurra e per Maurizio Melfa, con cui i rapporti rimangono buoni e non escludo che in futuro potremmo tornare a trattare».
Scerra non chiude totalmente le porte alla fusione, anche se oggi inizia a pensare a programmare il futuro a tinte giallonere: «Continueremo il nostro percorso di crescita del settore giovanile, che è sempre al centro della nostra società. Ancora è presto per parlare di eventuali richieste di ripescaggio, anche se non nego che la volontà c’è e ci sarebbero molte possibilità di tornare per un altro anno in Eccellenza. Prima di prendere decisioni però, faremo tutte le valutazioni del caso per non fare un passo più lungo della gamba. Gli errori ci sono serviti da insegnamento».
Ssd Gela. Sul fronte opposto, dall’altra parte del tavolo, la dirigenza biancazzurra con a capo il patron Maurizio Melfa, che oltre ad un’importante sponsorizzazione ed il logo, ha messo a disposizione, anche in questo caso, l’intero staff tecnico con il Direttore Sportivo Marco Cammarata ed il tecnico Mirko Fausciana, oltre che al preparatore atletico Matteo Barresi ed ai collaboratori Paolo Bentivegna e Giacomo Cascino, rinnovando fiducia a tutti i componenti anche in caso di un accordo con il Gela Fc.
Il proseguimento di un percorso già avviato da più anni, dunque, è la priorità del patron, convinto della propria decisione. «L’ accordo con Marco Scerra e quindi col Gela Fc non è arrivato per divergenze sullo staff della prima squadra e sul settore giovanile. Io ho piena fiducia nella mia sirigenza, non dimenticandoci quello che è di buono è stato fatto in questi anni. Rispetto assoluto per il lavoro svolto dal Gela Fc per cui nutro grande stima però ci può stare che i due percorsi sportivi proseguano separatamente.
Per questa stagione escludo quasi certamente una possibile fusione, in futuro vedremo. Allo stesso tempo, seppur sia ancora presto, posso dire che noi proseguiremo con il nostro staff riconfermato in toto, puntando al ripescaggio in Eccellenza per cui sono ottimista facendo un calcolo sul punteggio nell’eventuale classifica che verrebbe a crearsi».
Nelle scorse settimane, Melfa è stato duramente criticato dalla tifoseria per le decisioni prese durante l’anno, con la richiesta dei sostenitori biancazzurri di riconsegnare il logo da loro affidato.
«È arrivato il momento di dire basta – si legge nella nota diramata dai gruppi della Curva Angelo Boscaglia – prendiamo le distanze da questo squallido teatrino. Siamo stanchi di comunicati e di chi parla tanto. Giocatori e dirigenti vanno e vengono, noi ci saremo sempre, al di là della categoria. Ritiriamo il nostro logo storico: nessun rispetto per chi ci ha definiti “pseudo tifosi” o “delinquenti”. Siamo ultras, non criminali».
Dure parole, che non fanno arretrare il patron che si dice sempre aperto al dialogo e pronto a ricucire il rapporto con la tifoseria: «Le mie parole sono state fraintese ed il mio errore è stato quello di sfogarmi attraverso un post social, dopo l’eliminazione, e non parlare di presenza come sono abituato a fare. Il mio pensiero non riguardava la tifoseria intera per cui ho grande stima per tutti i km che percorrono per sostenere la squadra, ma soltanto qualche elemento che durante l’anno ci ha criticato aspramente e anche in modo offensivo, per l’andamento in campionato oppure perché durante la sessione invernale non siamo intervenuti sul mercato. Sono sempre a disposizione per discutere e magari nel dialogo trovare anche spunti per migliorarci. Per me avere un buon rapporto con i tifosi è importante. Tutti insieme possiamo costruire qualcosa di bello per la città».
Sia Scerra e sia Melfa sono d’accordo su un aspetto, ossia che servono strutture all’altezza per poter ambire a categorie importanti e ad oggi il “Vincenzo Presti” non garantisce la possibilità di pensare in grande. La fusione sarebbe stata un primo importante passo, forse. I risultati diranno se per la Gela sportiva si tratterà di un’altra inesorabile sconfitta, che stavolta, però, poteva essere ampiamente evitata unendo le forze.