La data del 15 aprile 2023 è entrata nella storia dell’Ssd Gela e nella storia dello sport gelese: alle ore 18:16 il Gela Futsal ha ufficialmente conquistato la prima storica promozione in serie B, la prima volta per una squadra gelese di calcio a 5 in un campionato nazionale.
Sono stati sessanta minuti vietati ai deboli di cuore quelli andati in scena a Belpasso contro La Madonnina, una girandola di emozioni legata anche ad un’altra sfida che si stava disputando in contemporanea, al PalaMaira, tra Pgs Vigor San Cataldo – capolista insieme ai gelesi fino all’ultima giornata – e Città di Rosolini.
Dal 2-0 dei sancataldesi all’1-0 della Madonnina contro il Gela, sembrava che lo scudetto dovesse prendere una direzione opposta a quella della nostra città, ma – forse per un eccesso di sicurezza o sottovalutazione dell’avversario – mentre il Gela, con le reti di Caglià, Di Bartolo e Brasile faceva suo il match, a San Cataldo è stato un harakiri per i padroni di casa, fermati sul 4-4 all’ultima azione della partita.
«Abbiamo pensato soltanto alla nostra partita – commenta Enzo Fecondo – guardando soltanto alla fine quello che stava succedendo a San Cataldo. È stata secondo me anche questa la chiave che ci ha portati al successo. La nostra partita non si era messa bene, ma diciamo che ormai siamo abituati agli inizi a rilento. Non ho mai dubitato sulla vittoria, consapevole della forza del gruppo, superiore agli avversari».
Lacrime di desolazione al “PalaMaira”, lacrime di gioia per i biancazzurri, un sogno cullato per oltre 20 anni, ossia quello di vincere il campionato di serie C1, è diventato realtà. Una storia, quella dei ragazzi guidati da Enzo Fecondo, che parte da molto lontano, dai tempi della Pro Gela di Antonino Caglià, andata più volte vicina al salto in B, però mai raggiunto.
Come spesso, purtroppo, è accaduto per tante realtà del territorio, quel sogno è svanito nel nulla, costringendo il gruppo a sciogliersi e dividersi in varie parti della Sicilia, con il desiderio prima o poi di tornare ad indossare la maglia della propria città.
Un desiderio reso possibile da Maurizio Melfa, il quale nell’agosto del 2021 ha deciso di sposare il progetto Futsal guidato sempre da Enzo Fecondo, coadiuvato dal preparatore dei portieri Filippo Rapicavoli e da Francesco Incardona. In due anni bruciate tutte le tappe, lo scorso con la vittoria, ai playoff contro il Ferla, del campionato di C2 e qualche settimana dopo della Coppa Sicilia – anche in questo caso risultato storico – mentre in questo la tanto desiderata vittoria della C1, inaspettata alla vigilia nonostante ci fosse la consapevolezza che il gruppo potesse fare una stagione di livello.
«La gioia per la vittoria del campionato è grandissima – afferma il patron Maurizio Melfa – abbiamo creato un cocktail perfetto, che ci ha visto primeggiare sin dall’inizio della stagione. Il punto di svolta, secondo me, del nostro campionato è legato alla volontà di non sostituire uno dei nostri giocatori di punta come Cesar Cosano, andato via a dicembre.
Questa è stata un’ulteriore iniezione di fiducia nei confronti del gruppo, che è riuscito a mantenere un livello alto sino alla fine, non disunendosi nei momenti di difficoltà. Vanno fatti i complimenti a tutti, in primis al tecnico Enzo Fecondo ma anche a tutto lo staff tecnico e dirigenziale. Il 15 aprile resterà una data storica».
È stato un “duello” a due tra Caglià e compagni e la Pgs che vanta tra le proprie fila il laterale Matteo Niccoli – protagonista con tre reti nei due confronti tra le due formazioni entrambi finiti in parità – ed il pivot spagnolo Marquez, fatto insolito che due nissene si contendano il titolo.
La classifica, con la Sicilgrassi Acireale terza che ha chiuso il campionato con 45 punti ben 17 in meno dei gelesi, è la dimostrazione della forza dimostrata per tutto l’arco del campionato, confermata ulteriormente dai numeri: 19 vittorie, 6 pareggi ed una sola sconfitta, contro il Montalbano. Un lavoro importante dei senatori Caglià, Brasile, Di Bartolo e Scordio, col supporto altrettanto importante dei giovani Infurna, Ruvio, Cagnes e D’Amaro.
Un capitolo a parte meritano i portieri: l’under spagnolo Martì Rodriguez, giovane di sicura prospettiva che col campionato di C1 a poco a che fare e potrà essere protagonista anche in B, e Andrea Rodoti, colonna del gruppo che ha accettato il ruolo di gregario non facendo mai mancare la sua presenza, facendosi trovare pronto nelle occasioni avute.
«La serie B era il sogno di tutti noi – dice il tecnico dei gelesi – arrivarci con la maglia della nostra città rende tutto ancora più speciale. Non ho mai dubitato che questo potesse accadere perché ero e sono consapevole del valore di ognuno dei miei ragazzi, dai più grandi ai giovani, molto migliorati di partita in partita.
Siamo stati capaci di trovare l’equilibrio perfetto e da questo dovremo ripartire nella prossima stagione. Ancora è presto per parlare di obiettivi, ma servirà sicuramente fare un passo avanti generale, sia per quel che riguarda la squadra, sia per quel che riguarda lo staff tecnico e dirigenziale».