Anche il calcio a livello regionale, così come basket e volley prova a ripartire, ma se per gli ultimi due citati il quadro è delineato con nuovi format e date di partenza ufficiali o quasi, per il “pallone” si valutano ancora ipotesi.
Quella che emerge, più che un tentativo di ripresa, è tanta confusione e lo dimostra la mancanza di chiarezza con le società, letteralmente abbandonate. Ad oggi, l’unica categoria certa di ripartire pare essere l’Eccellenza, per quel che riguarda la Promozione – campionato che vede protagonista il Gela FC – la situazione è più complessa con le squadre divise su un eventuale proseguimento della stagione. A tenere banco, è l’aspetto legato alla sicurezza, il protocollo con tamponi frequenti è inattuabile dati i costi, così come alcuni impianti, non garantirebbero il rispetto delle regole imposte.
Se in un primo momento, era dato quasi per certo lo stop definitivo, con il congelamento dei gironi in modo da ripartire a settembre con le stesse squadre evitando promozioni e retrocessioni, negli ultimi giorni è emersa la volontà da parte della Lnd di proseguire il percorso stagionale, anche per evitare che le società di Eccellenza – torneo in cui verrebbero anche bloccate le retrocessioni – decidano di portare avanti l’impegno senza particolare interesse. Una decisione definitiva, sarà presa entro fine mese o inizio marzo, ricordando che il cinque scade il Dpcm, per cui bisognerà anche attendere le nuove disposizione del Governo. Qualora ci fosse un parere positivo, la ripresa dovrà avvenire entro la fine del prossimo mese. Ovviamente, visti i tempi, si dovrà apportare un cambiamento al format, con l’ipotesi in caso “estremo” di concludere il girone di andata e passare agli spareggi promozione o retrocessione, in base alla posizione in classifica. Nelle scorse settimane, su questa eventualità, si era espresso il presidente del Gela Fc Luigi Rivecchio, che non aveva nascosto un certo malcontento, sia su questo ipotetico piano per la ripartenza, sia per la mancanza di chiarezza da parte della Federazione, rimarcando tutte le criticità del caso.
Dello stesso pensiero, il tecnico Francesco Evola (nella foto) : «Non nego di avere una grande voglia di ritornare in campo e vivere le emozioni del prepartita, ma allo stesso tempo, facendo una riflessione, vedo molto difficile che questo possa accadere per tanti motivi. In primis, ad oggi non c’è un protocollo, che ci indichi le precauzioni per tutelarci come atleti e società. A noi, è capitato di doverci fermare causa Covid per circa dieci giorni, con la dirigenza che ha dovuto provvedere a garantire una serie di tampone a tutto il gruppo e questo comporta un dispendio economico molto importante. Secondo aspetto – continua – non credo ci sia il tempo per concludere i campionati, penso sia una follia rendere valido un campionato disputando solo andata o ritorno che sia. Se una stagione inizia, questa deve essere completata, con playoff e playout compresi. Non penso ci sia una via di mezzo e valutando attentamente non ci sono i presupposti per far si che questo accada. Mancano venticinque partite e disputando cinque incontri al mese, la stagione si protrarrebbe fino ad agosto ed è impensabile giocare. A mio modo di vedere – conclude - sarebbe corretto dichiarare la fine anticipata, così da non tenere tutti sulle spine e magari iniziare a pensare alla prossima stagione».