Impiantistica, Comune ed ex Provincia sul banco degli imputati

Impiantistica, Comune ed ex Provincia sul banco degli imputati

Fino ad una ventina d’anni fa, Comune ed ex Provincia venivano chiamati sul banco degli imputati per l’assenza totale riguardo.

Alla politica dell’impiantistica sportiva: uno stadio (eufemisticamente così chiamato) costruito una settantina d’anni fa, niente piscine, zero campi di basket e pallavolo, piste di atletica nemmeno l’ombra. Insomma, il nulla.

Poi sono venuti quelli che potremmo definire gli anni d’oro dell’impiantistica sportiva: Palazzo dello Sport uno (Palalivatino, paternità ex Provincia), Palazzo dello Sport 2 (Palacossiga, paternità Comune), Kartodromo (ex Provincia), riammodernamento del campo Mattei (Bulino), grazie alla generosità dell’Eni, con tanto di illuminazione e manto erboso sintetico. Insomma, quando niente quando troppo, anche se sono rimaste disattese le aspettative di chi pratica atletica leggera, nuoto, ciclocross, e via discorrendo.

Comune e Provincia, però, le cose o non le fanno o le fanno male. 

Ecco riesplodere l’insipienza dei suoi rappresentanti verso gli impianti sportivi. Che appena costruiti passano nel dimenticatoio, nell’abbandono più totale, preda di vandalismo e lasciati all’incuria del tempo e degli uomini.

E così, il vecchio Giardinelli resta ancora chiuso, idem kartodromo, Palalivatino, Palapuglisi, Palacossiga. E tornano sul banco degli imputati sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di opposizione. Ruoli indegnamente occupati.