Settimana proficua sul fronte degli interventi previsti per la riapertura dello stadio comunale Presti.
Martedì e mercoledì scorsi sono stati dedicati alla questione, su mandato del sindaco Greco. L’assessore ai lavori pubblici, avv. Ivan Liardi e il dirigente del settore, architetto Emanuele Tuccio (insieme nella foto, rispettivamente a destra e a sinistra) con il suo staff (ing. Salvatore Lombardo e il geom. Giuseppe Catania) hanno preso di petto la situazione. Il martedì è stato dedicato alla tribuna coperta, il mercoledì alla gradinata. Saranno necessari altri sopralluoghi per la curva e il fondo campo.
Per quanto riguarda la tribuna coperta, si sta valutando l’opportunità di rimuoverne la copertura, decidendo in un secondo tempo cosa farne della struttura sottostante, anche mettendo in conto la chiusura temporanea del settore destinato al pubblico ma recuperando l’utilizzo degli spogliatoi sottostanti. A giorni sarà presa una decisione in tal senso.
Il mercoledì è stato dedicato alla questione riguardante la gradinata. I vecchi gradoni sono stati demoliti l’anno scorso. Il settore potrebbe essere recuperato con una struttura in tubi metallici. Si recupererebbero circa 300 posti. Occorrerà rifare il basamento e rimettere in esercizio i vecchi servizi igienici. Interventi che in un paio di mesi potrebbero essere realizzati, con una spesa contenuta.
La curva è l’unico settore di posti che non dovrebbe avere problematiche particolari. Resterebbe congelata la questione del rifacimento del fondo campo. Questo perchè – anche su consiglio della ditta Limonta – non è conveniente riseminare l’erbetta in piena estate. Bisognerebbe, insomma, aspettare il mese di agosto-settembre.
Al momento non è possibile prevedere tempi certi. «Appena avremo in mano tutti i dati tecnici – ha detto il dirigente del settore Lavori pubblici, architetto Emanuele Tuccio – potremo fare una previsione di spesa e un cronoprogramma degli interventi, riducendo al minimo i tempi morti».
Ovviamente, gli interventi da effettuare saranno concordati con gli altri organismi istituzionali, in primis Genio Civile e Vigili del Fuoco, e sarebbe auspicabile che ciò avvenisse in sintonia e con spirito collaborativo, aspetti che in passato sembrerebbe essere stati trascurati.
Nessuna notizia arriva dal fronte dirigenza. Si sa che la scorsa settimana c’è stato un incontro con il sindaco Greco. Si è appreso che la proprietà del Gela calcio abbia chiesto al Comune un risarcimento di 4 milioni di euro circa per i mancati introiti della società, che a causa della inagibilità del Presti ha dovuto far giocare la squadra senza pubblico, senza incassi, senza entrate pubblicitarie. Un contenzioso che potrebbe complicare le cose, ammesso che i Mendola siano ancora disponibili ad imbarcarsi in un altro campionato.
Il Comune, tra mille difficoltà, sta cercando di levare a chiunque qualsiasi alibi. Vedremo se i Mendola (o altri) si faranno avanti per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie D. E’ questa al momento l’incognita più grossa.